Categories: Estero

Il genocidio armeno e la democrazia alla Sarkozy

Il 22 dicembre scorso i deputati francesi hanno adottato una proposta di legge che condanna la negazione del genocidio armeno del 1915-1916, nel corso del quale quasi 1.2 milioni di armeni (circa i due terzi di quelli che all’epoca vivevano nell’Impero ottomano) persero la vita nelle deportazioni e nei massacri organizzati dallo Stato turco.

Chi si macchierà di questa colpa pagherà sino a un anno di reclusione e multe fino a 45mila euro. L’ira di Ankara non si è fatta attendere. Il governo turco l’ha definita un’iniziativa strumentale, ideata da una nazione che nelle sue ex colonie si è largamente macchiata di crimini contro l’umanità. Ha inoltre richiamato in patria il proprio ambasciatore a Parigi e minacciato la Francia di rappresaglie commerciali e diplomatiche.

Una manovra politica di Nicolas Sarkozy in vista delle presidenziali 2012, scrive sul quotidiano Le Point l’opinionista Pierre Beylau: “Era davvero il caso di far emergere il vecchio mostro marino del genocidio del 1915, di cui nessuno contesta più la realtà?
Si tratta di una manovra politica di chi ritiene determinante il voto armeno. Per compiacere una lobby non si esita a correre il rischio di provocare danni considerevoli sul piano diplomatico ed economico.”
Il quotidiano Le Monde commenta invece che “La Francia ufficiale adora la giuridicizzazione della Storia. Si approvano leggi “del ricordo”, si crea il reato di negazionismo. Ma queste cose non servono a niente: non alleviano neppure il dolore di coloro che vedono il loro passato ignobilmente riscritto per essere poi negato.”


Dalla parte dei media turchi, sul quotidiano Zaman si legge: “Introducendo una proibizione che prende di mira un fatto storico controverso, proprio prima delle elezioni presidenziali, il presidente francese ha mostrato a tutti che cosa è la democrazia alla Sarkozy.
Essendo noto il suo interesse a creare dogmi su avvenimenti controversi del passato tramite mezzi politici e legislativi, avrebbe fatto meglio a ripensare all’indiscutibile passato coloniale francese invece di rovistare nelle lacune della storia turca.
Proibire le opinioni e le idee che avrebbero potuto essere espresse sul presunto ‘genocidio’ del 1915, ancor prima di presentare le proprie scuse per i massacri commessi dalla Francia in Algeria in un passato ancora molto recente o per gli stermini perpetrati in altri paesi africani e in Indocina come pure nelle colonie d’oltremare è ciò che ci si può aspettare da un buffone della politica francese.”

Il quotidiano Yeni Safak commenta invece che “Secondo l’articolo 301 del Codice penale turco, è un crimine affermare che c’è stato un genocidio armeno. In Francia è un crimine affermare che un genocidio armeno non c’è stato. Entrambi questi atteggiamenti sono lesivi della libertà d’espressione e impediscono alle due parti di interrogarsi sul proprio passato. La legge francese creerà danni seri.”

Redazione

View Comments

  • Il genocidio armeno è un fatto aberrante, storicamente provato. Uno dei grandi errori del passato turco, come il genocidio del popolo ebraico ad opera del nazismo, come lo sterminio dell'esercito polacco a Katyn per mano dei sovietici e come mille altre mattanze di cui è piena la storia dell'umanità. Fare finta che non sia esistito non regala pace ma solo odio e violenza. Infatti......

    • Ripper-pensiero.

      Un conto è affermare che il fatto è storicamente provato;
      un ALTRO conto è PUNIRE chi pubblicamente lo neghi.

      Prendo il tuo esempio.
      Gli ufficiali polacchi a Katyn furono massacrati dai bolscevichi:
      è provato. Ma se io affermo
      che sono stati massacrati dagli Ottentotti
      con zagaglie e frecce avvelenate

      debbo io essere punito?

  • Il regalino del Presidente Sarkò per il suo bébé!
    Che bravo uomo è!

    Poteva almeno aspettare un mesetto, che so io, per Carnevale?

Recent Posts

Sanità per tutti, tra sostenibilità ed equità: a Roma un workshop internazionale della Pontificia Accademia per la Vita

Assembly 2026: Healthcare for All Dal 16 al 17 febbraio 2026, Roma diventerà il centro…

13 ore ago

Operazione Grimm: Ragazzini addestrati online per uccidere. Dal Medioriente la rete che manipola i giovani in Svezia ( e non solo)

L’Operazione Grimm della polizia Svedese ha scoperchiato qualcosa che va oltre la cronaca nera e…

13 ore ago

Bulgaria, cade il governo Zhelyazkov: proteste di massa e sfiducia popolare aprono una nuova fase politica

La Bulgaria è entrata in una fase di profonda incertezza politica dopo l’annuncio delle dimissioni…

14 ore ago

Minsk libera 123 prigionieri politici: tra loro il Nobel per la Pace Ales Bialiatski e l’oppositrice Maria Kolesnikova

Un segnale inatteso arriva da Minsk, dove le autorità bielorusse hanno annunciato la liberazione di…

14 ore ago

12 dicembre 1969: l’attentato, Pinelli, Valpreda, chi fu ?

Milano, 12 dicembre 1969.È un venerdì pomeriggio freddo, umido, e la città brulica del traffico…

22 ore ago

This website uses cookies.