Ristorni dei frontalieri: si delineano le premesse per il blocco anche nel 2012
“Situazione distesa”, “Ad un passo dall’accordo”: queste ed altre fanfaluche sono state propinate ufficialmente dalla ministra delle finanze Eveline Widmer Schlumpf in tempi molto recenti al proposito dei rapporti tra Svizzera ed Italia. Obiettivo: ottenere dal Ticino lo sblocco dei ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri. I fatti hanno subito dimostrato che la realtà dei rapporti con la vicina ed ex amica Penisola era, ancora una volta, estremamente diversa dalle fantasie bernesi.
La ricomparsa dei Fiscovelox ai valichi di Ponte Chiasso e Brogeda conferma ulteriormente, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, che:
1) I rapporti con il nuovo governo italiano non eletto sono ben lungi dall’essere sulla via della normalizzazione; è semmai vero il contrario:
2) La Berna federale non è in grado di rapportarsi con la controparte italiana. Un’incapacità che emerge con prepotenza anche in altri temi importanti per il Ticino (e non solo) quali il proseguimento a sud di Alptransit. Il conto di questa incapacità – sottoforma delle conseguenze di improvvidi cedimenti o accordi svantaggiosi – lo paga il nostro Cantone.
Aveva quindi pienamente ragione chi ha insistito per ottenere il blocco dei ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri, lo ha difeso sia a livello cantonale che federale, ed ha conseguentemente resistito alle pressioni di chi voleva che il blocco cessasse, facendo balenare un’imminente “normalizzazione dei rapporti” che è, invece, lontanissima dalla realtà.
Quanto accaduto, ed in particolare la ricomparsa dei Fiscovelox, dimostra dunque che:
– il blocco dei ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri deve proseguire ed anzi, si tratteggiano le premesse per il blocco dei ristorni anche per l’anno 2012, magari in ragione del 100%.
– E’ imprescindibile, poiché i negoziatori federali non riescono ad entrare in sintonia con la controparte italiana, il coinvolgimento diretto dei Ticino nelle trattative con l’Italia.
Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi
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A questo punto sarebbe anche opportuno che si blocchino TUTTI i ristorni cumulati fin qui, fintanto che dal governo italiano non giungono segni distensivi e volontà di fare un accordo vincolato su basi più eque ed al passo con i tempi attuali. Boia chi molla!