Orario di lavoro ridotto necessario per salvaguardare i posti di lavoro, a seguito di un calo delle entrate quantificato in circa il 15%.
Il calo delle entrate riguarda roulette, giochi di carte e slot machines. La notizia viene riportata dal Corriere del Ticino, dove si legge come la crisi nel settore dei grandi giochi non tocchi unicamente il nostro cantone ma addirittura si attesti a livello europeo.
Erasmo Pelli, presidente del Consiglio di amministrazione del Casinò, conferma il calo esponenziale dei clienti italiani, che costituiscono l’80% della clientela del Casinò luganese.
I 40 dipendenti toccati dalla misura sono impiegati ai tavoli verdi.
Colpevole il cambio sfavorevole franco-euro e la congiuntura critica, al momento il calo non accenna a diminuire e, anzi, pare irreversibile.
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Per quel che porta alla città, per conto mio potrebbe chiudere anche domani.
E pensare che, mentre si attendeva che potesse partire,
molti lo vedevano come la gallina dalle uova d'oro!
Tanti problemi, liti a non finire, magri incassi...
Si doveva puntare su un Casinò di classe B come Mendrisio, dove i ricavi sarebbero restati in gran parte in Ticino e non a Berna.
Possiamo far ben poco. Che volete, ci sono modi di fare più idonei per far palanche (o credito !), perché fidarsi della "Dea Bendata" ?
Bernasconi Pa, Darbellay, Hildebrand, Levrat, Ringier & Cie, (ordine alfabetico)...lobbysta di Palazzo...(dimentichiamo un attimo la TV che prende i soldi in tutte le tasche, obligatoriamente, le casse ammalati che curano i loro conti, sani, e i giornali che vivono di pubblicità.)
Leggere la notizia...
...talvolta ci sono dei rischi di "contrarietà".