Il raddoppio con un secondo tubo è la soluzione migliore per affrontare il risanamento della galleria autostradale del San Gottardo? Certamente no, se Berna intende sul serio trasferire le merci dalla strada alla ferrovia.
Certamente no, se i ticinesi non vogliono che il traffico di automobili e di TIR aumenti ulteriormente nel nostro cantone. E ancora una volta certamente no se i Momò, che vivono nell’estremità stretta dell’imbuto che è il Ticino (v. la poesia “Ul pedriöö” di Chico Bernasconi, pubblicata nelle settimane scorse sul settimanale del Mendrisiotto L’Informatore), non vogliono respirare un’aria ancora più inquinata di quella che già respirano.
Lo stato della nostra aria rimane preoccupante: a Chiasso in tre mesi, da inizio ottobre a fine dicembre 2011, la soglia di 50 µg/mc per le polveri sottili è stata raggiunta o superata per ben 37 volte. Secondo l’Ordinanza federale contro l’inquinamento atmosferico tale soglia può essere superata solo una volta all’anno e questo limite è severo a ragion veduta: numerosi sono gli studi pubblicati su riviste mediche internazionali molto autorevoli che dimostrano chiaramente come livelli elevati di polveri sottili inducono non solo un aumento dei tumori e delle malattie delle vie respiratorie in generale, ma anche degli infarti cardiaci e degli ictus cerebrali.
Nell’interesse dei Momò, ma anche di tutti i cittadini ticinesi SOS Mendisiotto invita le autorità politiche e tutte le persone preoccupate della qualità della vita a mobilitarsi affinché le disposizioni costituzionali dell’Iniziativa delle Alpi non vengano violate e si rinunci a prendere in considerazione un raddoppio del tunnel stradale del Gottardo.
per SOS Mendrisiotto Ambiente
Dott. med. Rolando Bardelli, Balerna
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L'iniziativa delle Alpi è stato un imbroglio belle e buono al punto tale che la superstrada (si fa per dire) Mendrisio Gaggiolo (cosa c'entra con le Alpi?) è bloccata da ormai 30 anni, senza valide motivazioni se non quelle populiste di SOS ambiente, favorendo così un traffico parassitario di solo transito sulle strade inadeguate dei comuni limitrofi interessati. Questa opposizione al completamento della superstrada ha generato scelte viarie altrettanto scellerate, come la chiusura del Ponte di Cercera per i non residenti e i tentativi illegali di imporre altre chiusure (Ligornetto - Rancate) invece di completare quelle strade di alleggerimento del traffico come la rappresente una "vera" superstrada. Nell'interesse dei ticinesi, si completi finalmente il progetto Gottardo con la costruzione del secondo tubo e ovviamente la superstrada Mendrisio Gaggiolo.