Paese alleato dei governi di Iran e Siria, la Russia ha una sua propria interpretazione di quanto sta accadendo in questi due paesi.
Il Consiglio di sicurezza russo sospetta gli Stati Uniti di operare per un cambiamento di regime in Iran e di condurre rappresaglie in Siria per punire il governo di Damasco del suo sostegno al presidente iraniano Ahmadinejad.
Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza, ritiene che il rischio di un’escalation militare in Iran sia sempre più alto.
Considera assurdo parlare di acquisizione dell’arma nucleare da parte dell’Iran, in quanto malgrado i forti sospetti dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica non vi è alcuna prova circa una svolta nucleare nel programma militare iraniano.
Gli Stati Uniti si accaniscono contro il governo di Teheran su ordine di Israele, ritiene Patrushev e la Nato e gli Stati arabi del Golfo persico starebbero preparando un intervento militare in Siria come accaduto in Libia.
La Turchia, che si trova ai ferri corti con l’Iran, starebbe organizzando con gli Stati Uniti il sostegno alle unità armate della ribellione siriana per cominciare ad organizzare, a loro vantaggio, diverse no fly zone.
Venerdì, la portavoce della Nato ha smentito le accuse di Patrushev, assicurando che nessun intervento militare è previsto in Siria.
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