Tragico inizio per la crociera invernale “Profumo degli agrumi” della Costa Concordia. Nella serata di venerdì 13 gennaio la nave si è incagliata sopra una secca davanti all’isola del Giglio. 4’200 le persone a bordo: più di 3’000 passeggeri e 1’000 membri dell’equipaggio.
Mentre tutti sono a cena all’improvviso si avverte un violento scossone e le luci si spengono. Gli altoparlanti ordinano ai passeggeri di indossare i salvagente e di dirigersi verso le scialuppe. Sul principio l’incidente non sembra molto grave, solo un grande spavento per tutti.
Tuttavia, durante le complesse manovre di evacuazione qualcosa non ha funzionato. Numerose persone sono cadute in acqua e forse alcune, colte dal panico, si sono gettate volontariamente nel mare gelido.
Al momento si contano sei morti o dispersi, ma tale bilancio deve considerarsi provvisorio.
Nella notte trecento passeggeri sul ponte della nave ormai inclinata sul fianco destro attendevano ancora di essere tratti in salvo. Gli sfortunati crocieristi sono stati portati a terra sull’isola del Giglio e ospitati in alloggi di fortuna. Il parroco ha persino aperto e messo a disposizione la sua chiesa.
La Costa Concordia era salpata da Civitavecchia diretta a Savona. Dopo circa due ore di navigazione il “tempio galleggiante del divertimento” si è incagliato sulle secche di Punta Gabbianara, all’estremo sud dell’isola, ornata di alte scogliere, paradiso delle esplorazioni subacquee.
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