La Costa Concordia come il Titanic, titolano le prime pagine dei quotidiani in questa soleggiata domenica di gennaio.
L’incidente che ha portato al semi affondamento nelle acque di fronte all’Isola del Giglio della nave della Costa Crociere (trasportava oltre 3’000 passeggeri e un migliaio di membri dell’equipaggio) viene paragonato con insistenza al naufragio del Titanic, che nella notte fra il 14 e il 15 aprile 1912 affondò : 1’352 persone morirono annegate, 705 furono i sopravvissuti.
La Costa Concordia come il Titanic perché? Perchè quest’anno si celebra il centenario del più famoso naufragio della Storia, perché come il Titanic la Costa Concordia è stata danneggiata su gran parte di una fiancata, perché il suo comandante, Francesco Schettino, pensava non vi fossero scogli in quel tratto di mare di fronte alla costa, così come il comandante del Titanic, Edward Smith, pensava non vi fossero iceberg in quel tratto della rotta verso New York.
Come il Titanic perché malgrado la portata della tragedia non sia comparabile, l’impatto emotivo è grande.
Vi sarebbero due differenze principali per i quali la Costa Concordia non è come il Titanic.
La prima sta nella figura del comandante.
Francesco Schettino si trova da ieri in stato di fermo per i reati di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave. Infatti, avrebbe abbandonato la nave trenta minuti dopo la mezzanotte, quando gran parte degli ospiti e dell’equipaggio stava ancora aspettando di essere evacuata.
Edward Smith, il comandante del Titanic, restò invece sul ponte della nave per seguire le operazioni di soccorso.
Verso le 2h30 del mattino del 15 aprile, quando la prua della nave era completamente sommersa e la poppa fuori dall’acqua, Smith diede l’ordine “Si salvi chi può”, che liberava l’equipaggio dal suo lavoro.
Il comandante morì a bordo della nave che affondava, oppure nelle gelide acque dell’Atlantico, condividendo il destino di centinaia di passeggeri.
La seconda differenza è avvolta da un alone di leggenda ma a me piace pensare sia accaduto davvero : è l’orchestra del Titanic, che continuò a suonare mentre la nave affondava.
Secondo le testimonianza di alcuni sopravvissuti, gli otto componenti dell’orchestra avrebbero continuato a suonare nel salone di prima classe per distrarre e calmare i passeggeri anche dopo la collisione con l’iceberg.
Passarono poi sul ponte e lì continuarono a suonare, in un’atmosfera di irreale serenità, fino a quando la nave sprofondò negli abissi.
B. Ravelli
L’intervista all’autrice per la casa editrice, Transeuropa Edizioni La casa editrice scrive (a proposito di…
Nell’Irlanda del Settecento vive un giovane di modeste origini, Redmond Barry, un ragazzo impulsivo e…
Nella pianura bergamasca, verso la fine dell’Ottocento, alcune famiglie di contadini vivono insieme in una…
I versi liberi di Lorella Giacomini colpiscono l’animo del lettore, come dardi gentili ma acuminati, che avvolgono…
immagine Pixabay (da Wikipedia) Esordisco citando un detto di Nietzsche: “l’uomo è fatto per la…
Il romanzo di Dostoevskij è ambientato a Roulettenburg, una cittadina immaginaria in Germania, famosa per…
This website uses cookies.
View Comments
Un bel pezzo della Redazione, interessante e commovente.
Figurass se a salti sü in una barca se a guidi mia mi!
Ufficiali da chi,comandante da là e nessun che varda i strumenti di bordo(aiè in gir a fag al fil ai popin single).
Mai fidass...
La Costa Concordia non è nemmeno come l'Andrea Doria il cui capitano, Piero Calamai, si rifiutò di lasciare la nave e due ufficiali anziani dovettero tornare a bordo e obbligarlo a mettersi in salvo.
Trovo comunque che paragonare il disastro della Concordia con quello del Titanic sia di un cattivo gusto incredibile. Non tanto per la differenza di persone decedute ma per rispetto a come, tante di loro, sono decedute.
Forse dovremmo evitare di assumere atteggiamenti simili a due dei principali canali TV italiani, che a 26 ore dal disastro avevano già fatto il processo in diretta con tanto di esperti e specialisti. Ambedue però non sapevano ancora nulla delle indagini svolte, scatola nera, interrogatori, ecc. nè soprattutto del destino delle persone date per disperse.
Dunque cerchiamo di limitarci a ciò che sappiamo, altrimenti salta fuori, come nel caso dei due citati canali TV, che per uno la crociera era al primo giorno, mentre per l'altro era l'ultima tappa...
In effetti Mentina tuonava come un procuratore pubblico!
Solidarietà alle famiglie in questo momento di tristezza e dolore!
Se esiste un colpevole, deve pagare.
Il resto è solo TV e stampa spazzatura ...