Greenpeace lancia l’allarme: “La Costa Concordia contiene migliaia di tonnellate di carburante e, verosimilmente, tonnellate di altre sostanze pericolose come lubrificanti, vernici, sostanze clorurate e amianto.”
L’aspirazione delle circa 2’400 tonnellate di carburante dalle cisterne della nave è iniziata domenica 15 gennaio ma come confermano i tecnici ci vorranno almeno due settimane per completare il lavoro.
Greenpeace ha sottolineato che la fuoriuscita in mare di 300/400 tonnellate di carburante dal portacontainer Rena, in Nuova Zelanda, aveva causato la morte di almeno 20mila uccelli marini e inquinato decine di chilometri di costa. Per questo, l’allarme ambientale all’Isola del Giglio non deve assolutamente essere sottovalutato.
L’affondamento della nave della Costa Crociere è avvenuto in uno dei tratti marini più importanti dell’Italia dal punto di vista ambientale.
(Fonte: www.adnkronos.com)
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