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Caso Hildebrand. Adolf Ogi critico verso Blocher e l'UDC

L’ex Consigliere federale Adolf Ogi si è espresso in maniera critica sul ruolo tenuto dal suo partito nel caso Hildebrand.

La sua impressione è che dopo le dimissioni del presidente della Banca nazionale svizzera, Philipp Hildebrand, l’opinione pubblica non sia favorevole all’UDC.
Ogi pensa che la popolazione veda il ritiro di Hildebrand come un fatto positivo, si legge sul quotidiano romando Le Matin : “Invece quello che è necessario è trovare delle soluzioni e per trovarle un partito politico ha imperativamente bisogno di partner. Se dagli altri si esige che non commettano errori, allo stesso modo si deve fare un percorso esente da critiche.”
Ogi ritiene che adesso l’opinione pubblica aspetti notizie chiare sul ruolo avuto da ognuno dei protagonisti della vicenda.

L’ex Consigliere federale si dice anche spaventato dalle parole di Christoph Blocher nella conferenza stampa, dove ha affermato di aver spesso mentito, ma mai nell’ambito della vicenda Hildebrand.
Interrogato sulle critiche che aveva espresso verso l’UDC dopo il voto negativo alle elezioni federali di ottobre, Adolf Ogi ha sottolineato che diversi membri UDC vorrebbero che il partito cambiasse strategia e che mettesse da parte lo stile aggressivo e la tendenza a dare lezioni a tutti.
A Blocher, Ogi ha suggerito di ritirarsi in maniera progressiva dalla scena. A suo modo di vedere, se non lo farà rischia di rovinare tutto quanto ha realizzato nella sua vita politica.

Redazione

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  • Si potrebbe poi anche suggerire ad Ogi di fare altrettanto. Al 30% dei consensi ce lo ha portato Blocher non certo Ogi.
    Se Ogi sceglie "le Matin" per esternare la sua critica verso Blocher si evince ben bene che l'Adolf ha bisogno di un sostegno psicologico.

  • Allora riassumiamo: a metà agosto il dollaro e' "troppo basso", la BNS decide di intervenire ed i signori Hildebrand in contemporanea vendono 2 milioni di franchi. L'intervento della BNS che consiste nella (s)vendita di quasi 100 miliardi di franchi finisce ad inizio settembre, il franco si rivaluta e pochi giorni dopo la BNS fissa il cambio con l'euro.

    Ma la colpa e' di Blocher...

    • Ma sarà pure colpa di Blocher che sui suoi conti vi siano azioni anche se il regolamento lo vieta.
      E sarà pure colpa di Blocher che lo ha obbligato a scrivere alcune mail.
      E sarà colpa di Blocher che la signora Hildebrand non possiede un conto corrente intestato al suo negozio per le transazioni monetarie necessarie.

      Accidenti MA DORME BLOCHER OGNI TANTO? :mrgreen:

  • Una vecchia storia.

    Un bel giorno il consigliere federale di Kandersteg si imbatte
    nel superterrorista Osama.
    Il buon costume sociale esige che si facciano le presentazioni.

    "Bin Laden" dice l'uno, abbozzando un inchino.

    "... Bin Ogi!" ribatte prontamente l'altro.

    • Carina!
      Già, il buon vecchio OGI: ai tempi, quando era consigliere federale, si raccontava pure che non riuscisse mai a completare i cruciverba nei quali c'era la domanda "un consigliere federale con tre lettere". Infatti lui scriveva sempre: ICH ...

  • Seguendo la trasmissione "infrarouge" dell'inguardabile e faziosa Esther Mamarbachi, ho capito perché il PLRS, perde consensi costantemente.
    Pierre Weiss, vicepresidente del PLR svizzero è riuscito a relativizzare la vicenda Muller, il consigliere di stato che la notte di capodanno ha fatto a pugni con un barman in un "bordello" ginevrino. A corto di argomenti ha più volte sottolineato le colpe dell'UDC (Blocher, Zuppiger) perdendo largamente il confronto con il rappresentante del mcg e rimediando una figura di palta.

  • Come per Hildebrand, il PLRS fa quadrato attorno al consigliere di stato ginevrino Müller, reo di comportamenti privati discutibili in quanto magistrato.

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