Da giovedì scorso migliaia di rumeni manifestano contro la riforma del sistema sanitario e il regime di austerità imposti dal governo. Manifestazioni che a Bucarest sono sfociate in violenti scontri.
I rumeni associano la corruzione, il sistema sanitario in difficoltà, la crisi economica e le strette misure di austerità al presidente Traian Băsescu, si legge sul blog rumeno Voxpublica : “La maggioranza delle persone scende in strada perchè non sopportà più il governo. Ma questa collera vale anche per l’insieme della classe politica.
I manifestanti sono arrabbiati e delusi. La loro delusione può essere riflessa sul presidente Traian Băsescu, che nelle elezioni del 2004 e del 2009 si era addossato la responsabilità delle ultime speranze e delle illusioni di un popolo che non ne poteva più di sacrifici.
Nel corso degli ultimi anni il presidente ha tradito i loro sentimenti … Se continua imperterrito a ignorare i bisogni del suo popolo, se i membri del suo governo continuano a dire che i manifestanti sono “incivili, fanatici, paesani, vermi, buoni a nulla” allora queste persone riterranno di aver perso ogni prospettiva futura.”
Il malcontento della popolazione contro il governo di Bucarest covava da tempo. Ad accendere la miccia è stato il licenziamento, nel Ministero della Sanità, di un segretario di Stato, fondatore del servizio medico d’urgenza.
La collera dei manifestanti, diretta verso il presidente e il suo entourage, a questo punto potrebbe essere calmata solo con elezioni anticipate.
Nove anni fa, l'8 luglio 2016, moriva in Croazia, dov'era in vacanza, il dottor Gianfranco…
Notte del 15 aprile 1912, la 1 e 10 minuti. Nell'Oceano Atlantico il Titanic sta…
Alcuni anni fa Una mostra che ci è rimasta nel cuore Siamo andati stamani a…
l “santo samurai” è il soprannome con cui viene talvolta ricordato Justo Takayama Ukon (1552–1615),…
“Povera Cicciolina”: un tempo icona di libertà e amore, oggi nostalgica dei suoi bei tempi……
Strategia mediorientale di Trump Il 4 febbraio 2025, Trump ha suggerito un’idea rivoluzionaria: gli USA…
This website uses cookies.