Categories: Democrazia attiva

"Ex Macello: cosa stiamo aspettando?" – Interpellanza di Michele Bertini e Peter Rossi

Onorevoli Municipali,

gli organi di informazione hanno riferito che nelle fasi iniziali di un convegno organizzato all’USI sul tema “Politica e Giustizia” il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli è stato contestato con veemenza da una trentina di persone del centro sociale il Molino. La contestazione è sfociata in vie di fatto in uno scontro con le forze di polizia presenti fuori dell’ateneo cittadino.

Non vogliamo entrare negli argomenti della contestazione, che per altro possono anche
essere condivisibili, ma piuttosto soffermarsi su un modo di protestare che con la civiltà
non ha nulla a che vedere. Purtroppo non è la prima volta che si verificano situazioni simili,
basti pensare ai fatti accaduti circa due anni fa all’Hotel Pestalozzi.

L’inchiesta in corso chiarirà con certezza la relazione tra coloro che occupano il centro
autogestito sul sedime dell’ex Macello pubblico e i fatti di cui sopra. Stando a quanto
emerso dai media, pare certo il coinvolgimento di alcuni autonomi che regolarmente
frequentano il centro autogestito di Viale Cassarate. In qualunque modo dovesse
concludersi questa indagine, reputiamo importante riaprire il dibattito politico sulla
situazione che caratterizza oggi il sedime dell’ex Macello pubblico.

È proprio vero che talvolta “non c’è nulla di più definitivo delle cose provvisorie”.
L’occupazione dell’area dell’ex-macello da parte degli autogestiti è infatti stata considerata
come provvisoria circa una decina d’anni fa. Siamo consapevoli che si tratta di una
questione delicata e non di facile soluzione ma vi sono diversi evidenti motivi per i quali
urge un intervento da parte dell’autorità comunale nell’area dell’ex-macello.

Proviamo a riassumere questi motivi:
· la situazione di completa illegalità e inadempienza a svariate norme e leggi in
occasione di manifestazioni aperte al pubblico pagante;
· il fastidioso disturbo alla quiete pubblica, soprattutto durante le ore notturne, che si
manifesta in occasione di manifestazioni;
· la situazione di oggettiva pericolosità della struttura in presenza di un forte afflusso
di persone;
· l’avere uno spazio molto pregiato in centro città caratterizzato dalla sua architettura
industriale, oggi di valore, a pochi passi dall’università, dal liceo, dal fiume
Cassarate e dal parco Ciani in totale stato di incuria e fatiscenza;
· l’attuale situazione non permette a tutti i cittadini di vivere e frequentare quel
comparto di città;
· come presumibile l’attuale situazione consente un punto d’appoggio a chi compie
atti illeciti come è stato il caso di lunedì sera all’USI o all’Hotel Pestalozzi.

L’obiettivo di questa nostra interpellanza non è quello di mettere in discussione
l’importanza di avere una città viva, cosmopolita che offra possibilità di divertimento e
svago lasciando esprimere a 360° qualsiasi forma di espressione artistica e musicale,
compresa quella alternativa. Molte città svizzere e all’estero dispongono di importanti centri
autogestiti – e ciò potrebbe essere giustificato anche per la città di Lugano – in cui
numerosi giovani possono riunirsi e passare momenti di condivisione di vario tipo, ma in
strutture che nulla hanno a che vedere con il degrado che attualmente caratterizza l’area
dell’ex-macello. La nostra non vuole assolutamente essere una lotta ideologica contro i
movimenti autogestiti o le forme artistiche alternative, ciò che ci muove è solo e
semplicemente la volontà di finalmente risolvere una situazione che così non è più
accettabile.

Date queste premesse ed avvalendoci delle facoltà concesseci dalla LOC, ci permettiamo
di interpellare il lodevole Municipio ponendo le seguenti domande:
1) Corrisponde al vero che i manifestanti che hanno interrotto la conferenza all’USI in
forma assolutamente non civile hanno avuto quale punto d’appoggio gli spazi
dell’ex Macello?
2) Il Municipio è ha conoscenza che a seguito degli scontri avvenuti all’USI alcuni
agenti della polizia comunale e cantonale sono stati aggrediti dai manifestanti?
3) Il Municipio come intende ovviare a queste situazioni, che puntualmente
danneggiano l’immagine della città e delle sue istituzioni?
4) Il Municipio condivide le motivazioni elencate nel testo della presente interpellanza
per le quali si ritiene necessario un intervento delle autorità sul sedime dell’ex
macello?
5) Come mai e quali sono i motivi per cui l’esecutivo cittadino non riesce a prendere
decisioni progettuali sul futuro del prezioso spazio dell’ex Macello?
6) Il Municipio non ritiene di dover finalmente chinarsi su questa problematica
trovando una soluzione ideale?

Michele Bertini, Peter Rossi consiglieri comunali PLR

Relatore

View Comments

  • I gas irritanti usati dagli "intellettuali" di importazione rossi del Molino e fanno parte del bagaglio culturale del centro sociale di Lugano? E' sempre un piacere immenso misurare i tuoi limiti di civismo.
    Perché non dai una mano al gruppo Malakoff-Pracarass, hanno bisogno di volontari (rincalzi). Prendono tutti anche ex funzionari dello stato.

      • Grazie a Belzebù sto invecchiando molto bene e di problemi esistenziali irrisolti non ne ho. Sarà forse perché non sono un ex dipendente statale e la mia pensione me la sono pagata io come datore di lavoro di me stesso. Non mi mancano gli affetti più cari e quindi .....cento di questi anni. :)

  • Era ora che si muovesse qualcuno tra i liberali, bravi a Michele Bertini e a Peter Rossi :)

    Speriamo di vedere un giusto seguito ...

    • Purtroppo non ci sarà un seguito. Domande troppo ingenue facilmente "aggirabili" (con mestiere) se non si vuole affrontare il problema di petto.
      Beviamoci su uno "scozzese". :wink:

    • Vero Candide. Nel PLRT Michele Bertini è uno dei giovani più promettenti.
      Peter Rossi è un valido veterano.

  • VIOLENTO ATTACCO DI TICINOLIBERO

    Ieri, giovedì 2 febbraio, a pagina 11 del Corriere del Ticino, il consigliere comunale di Lugano Michele Bertini esprime la sua opinione sui fatti accaduti durante la conferenza di Incontro Democratico in cui era ospite Gian Carlo Caselli, magistrato non gradito alle frange degli autonomi.

    Bertini se la prende con il centro sociale occupato autogestito Il Molino. Il giovane consigliere comunale PLRT, sulle pagine del Corriere non scrive mai le parole “Molino” e tanto meno “sgombero“. Bertini diplomaticamente per il suo scritto utilizza la parola Macello (luogo occupato dal CSOA Molino), e in modo ambinguo scrive che “è giusto dar spazio ai giovani, come la Città bene sta facendo con le attività del Dicastero Giovani ed Eventi, ma il Macello è un’altra storia e va affrontata anche a costo di arrivare a decisioni autoritarie”. Traduciamo dal politichese: è arrivato il momento di sgomberare il Molino.

    Nel suo articolo Michele Bertini contrappone l’attuale Macello occupato dai molinari con la cittadella per le attività del Dicastero Giovani. Di fatto fuori gli autonomi e dentro Comunione e Liberazione, che dopo aver colonizzato il Dicastero Giovani della Città di Lugano, l’Università della Svizzera italiana, il vertice de “Il Quotidiano”, e tanti altri luoghi di potere, avrebbe pure l’ex macello.

    A noi non sono particolarmente simpatici i molinari, e non siamo i loro avvocati d’ufficio, ma aprire un contezioso con gli autonomi, che se venissero sgomberati, probabilmente, risponderebbero con manifestazioni in città, a cui aderirebbe quasi tutta la sinistra (sicuramente Enrico Borelli, neo segretario cantonale di Unia non lascerebbe “soli” i suoi amici molinari, e il suo predecessore Saverio Lurati, presidente del PS Ticino in pectore, farebbe altrettanto), probabilmente è la miglior idea per portare visibilità alla sinistra in vista delle elezioni comunali.

    Bertini ci sembra voglia far di tutto per ingraziarsi la potentissima Comunione e Liberazione, magari sognando di poter correre nel 2013 per il Municipio e magari divenire il successore di “Re Giorgio“.

    Prima di affrontare la questione Molino, si affronti la questione Comunione e Liberazione, perché se è vero come dice Bertini che Lugano è sotto ricatto per il Macello, noi potremmo dire che tutto il Cantone è sotto “assedio” da CL.

    A Michele Bertini, che ci sembra voglia accreditarsi come novello Sergio Morisoli, ossia il “liberale” con ottimi rapporti con i ciellini, facciamo presente che il supermanager del Credit Suisse non è riuscito ad entrare in Governo e nemmeno al Senato. I liberalradicali in questo Cantone erano il partito di maggioranza quando erano dei “mangiapreti“, non gli alleati dei movimenti integralisti religiosi.

    PS: nel secondo paragrafo del suo articolo sul CdT, Bertini scrive “…l’episodio verificatosi lunedì sera che ha visto un ospite della nostra Università venir pesantemente insultato…”. Lunedì sera all’auditorio dell’Usi c’era Federico Rampini, non invitato dall’Università, bensì dal settimanale della Migros “Azione“. Bertini evidentemente si riferisce a martedì sera, quando all’auditorio dell’Usi c’erano Gian Carlo Caselli, Armando Spataro e Dick Marty, invitati non dall’università ma dall’associazione “Incontro Democratico“. Sia il Corriere sia Bertini hanno totalmente rimosso il nome dell’associazione di Ducry, Scacchi, Bertoli, … . L’università organizza ben altre conferenze, di solito con qualche esponente ciellino.

    • urca , se il ticino é a rischio CL sarà meglio che rientri subbito x vedere di salvarlo... :-o :-o :-o :-o
      tutti, ma non i cielllini, azz... 8-O 8-O 8-O 8-O 8-O 8-O

      • bon, ora dopo aver fatto la mia buona azzione quotidiana me ne vado a dormire... buena noche amigos... :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D

    • E' ora che il partito difenda chi si prende la briga di spiattellare le verità, ... E' ORA!

      • I molinari sono la dimostrazione
        di quanto l'autorità possa essere debole.

        Una specie di "omaggio" fatto alla sinistra. A buon rendere.

  • La prima e fondamentale colpa di questa situazione scandalosa
    la attribuisco al Municipio, e segnatamente
    al partito di maggioranza relativa in Municipio.

    • ma non ho capito bene quale sarebbe la situazzione scandalosa alla quale ti riferisci... :?: :?: :?:

      • Sono molte le cose .....che non capisci, ma non fa nulla, madre natura è buona e comprensiva.

      • Hai bisogno di chiedere al tuor le previsioni di cambio franco-dollaro per vedere quanto startene in spiaggia a sorseggiare beveraggi vari...?

        Cosa intendi per multiculturalità, leggenda dei caraibi?

        • ciao summer,cosa intendo io x multiculturalismo?... lo stesso che trovi con google inserendo "multiculturalismo"...
          in pratica quando vado (molto raramente) in alcune località turistiche di questa magnifica isola mi permette di sedermi al bar con tedeschi, itagliani, norvegesi, haitiani, svisseri , americcani, canadesi, ecc che vengono qua a svernare in un paese economico o a cercare un posto dove possono trovare sesso, cocaina e gioco d'azzardo a volontà... opss, gli haitiani no, quelli vengono qua x lavorare... aha aha aha aha aha aha aha aha aha aha aha aha

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