Contrariamente alla sua posizione iniziale, la Banca centrale europea sarebbe pronta a rinunciare a una parte dei 40 miliardi di euro che detiene del debito greco. Lo scrive il Wall Street Journal.
In questo modo la BCE potrebbe soddisfare una delle principali richieste dei creditori privati della Grecia, che rifiutano di essere gli unici a pagare le spese del disastro economico del paese.
La Banca centrale rinuncerebbe al pagamento degli interessi alla scadenza delle obbligazioni, acquistate nell’ambito del suo programma di riacquisto di obbligazioni pubbliche degli Stati in difficoltà della Zona euro, lanciato nella primavera 2010.
Questa eventualità era stata messa sul tavolo delle discussioni diverse volte nelle ultime settimane, di fronte all’incapacità dei creditori privati e del governo di Atene di trovare una soluzione.
Un’altra eventualità è che la BCE, come i creditori privati, accetti un taglio delle obbligazioni greche in suo possesso.
L’istituto si era opposto sin dall’inizio a qualsiasi ristrutturazione – anche parziale – del debito della Grecia e ufficialmente ancora rifiuta qualsiasi concessione.
Un cambiamento nella sua posizione faciliterebbe un accordo con i creditori privati ma non è sicuro che i responsabili politici di Atene diano il consenso alle misure di austerità richieste dai creditori pubblici, ossia Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale.
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