Dopo due anni di udienze processuali, oggi il Tribunale di Torino ha condannato a 16 anni di carcere il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier. Per entrambi l’accusa aveva chiesto una condanna a 12 anni, aumentati a 20 a causa della continuazione del reato.
Entrambi alti dirigenti della multinazionale Eternit, Schmidheiny, 64 anni e De Cartier, 90 anni, sono stati riconosciuti colpevoli della morte di 2’100 persone e delle malattie che hanno colpito altre 800 persone, impiegate negli stabilimenti della società.
La condanna per “disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche” riguarda lo stabilimento industriale di Casale Monferrato e quello di Cavagnolo (Torino).
Non esiste invece reato, in quanto estinto per prescrizione, per gli stabilimenti di Rubiera, in Emilia Romagna e Bagnoli, in Campania.
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