Certi incontri sono destinati a verificarsi prima o poi.
Sia nel bene che nel male, la salute, la malattia, un pneumatico bucato, il tassista che non conosce i limiti di velocità e che ci schiaccia sul sedile posteriore a pregare che quello non sia l’ultimo viaggio della nostra vita, la donna dei nostri sogni, e dei sogni degli altri, la nostra donna, il nostro uomo, sebbene il pronome possessivo non sia mai corretto quando classifica come possesso qualcosa che, in realtà, non ci appartiene.
La pura illusione di essere padroni di un essere umano, quando non lo siamo nemmeno di noi stessi.
E per chiunque pensi il contrario, basti ricordare che il nostro corpo ci lascia il giorno in cui crede lui, senza permetterci di fare nulla per evitarlo.
(da “La morte del Papa”, di Luìs Miguel Rocha)
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