Il Comitato internazionale della Croce Rossa sta negoziando con le autorità siriane e gli oppositori al regime una sospensione dei combattimenti, per poter portare aiuto umanitario alla popolazione civile, duramente colpita dal conflitto.
Lo hanno confermato lunedì fonti diplomatiche.
L’idea è quella di giungere a una tregua della durata di almeno due ore, a intervalli regolari, nelle località più colpite, come ad esempio la città di Homs.
Una portavoce della Croce Rossa ha dichiarato che l’organizzazione sta cercando ogni possibile soluzione per far giungere il suo aiuto alla popolazione in difficoltà, operando in collaborazione con le autorità sanitarie locali.
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Vittima predestinata..
Homs, i ribelli in fuga.
Cià che ti vivacizzo la serata :mrgreen:
SVIZZERA
Il caso di Syla, parlamentare in Kossovo, beneficiario di aiuti sociali in Svizzera
01.03.2012
Azem Syla avrebbe beneficiato in Svizzera di oltre 400mila franchi di aiuti sociali e di un permesso di soggiorno, nonostante la sua attività di parlamentare in Kossovo
PRISTINA - Nel suo paese è stato definito "la vergogna del Kosovo". Azem Syla, deputato del parlamento kosovaro, avrebbe abusato per anni degli aiuti sociali della Confederazione svizzera.
La storia di Syla è quella che racconta di una persona che, per sfuggire dalle atrocità della guerra, ha chiesto e ottenuto rifugio in Svizzera. Alla fine del 1994 giunge nel nostro paese e ottiene lo statuto di rifugiato. Ha vissuto di aiuto sociale e poi, dal 2002, ha ottenuto il diritto alle prestazioni complementari.
Oggi sull'edizione online del Tages Anzeiger si racconta della sua vicenda. L'accusa nei suoi confronti è quella di avere beneficiato, senza averne il diritto, di prestazioni complementari e di avere usufruito di un permesso di soggiorno valido per la Svizzera, nonostante, dopo la fine della guerra (sono passati circa tredici anni), abbia trascorso la maggior parte del suo tempo nella sua vecchia patria: il Kossovo. Un permesso di soggiorno svizzero che gli consentiva di muoversi liberamente, senza visto, in tutto lo spazio Schengen.
In tutti questi anni Syla avrebbe ricevuto un importo pari a 426mila franchi in prestazioni complementari. I versamenti sono stati sospesi dal Canton Soletta. La decisione è stata presa dopo che è stato scoperto che l'uomo aveva intrapreso una carriera politica in Kossovo, senza informare dei suoi introiti le autorità locali. In una sentenza del Tribunale amministrativo del Canton Soletta del 13 febbraio scorso è stato intimato al kossovaro di lasciare la Svizzera entro la metà di maggio.
Syla ha ricevuto la prestazione complementare per quasi dieci anni. Si dice che era stato giudicato inabile al lavoro al 100% per problemi psichici, ma non ha ottenuto l'assegno di invalidità, in quanto non aveva mai svolto un'attività lavorativa in Svizzera. Il deputato kossovaro non si riconosce colpevole e ha avviato una battaglia legale, in cui si oppone alla sospensione dei versamenti della prestazione complementare. Inoltre vuole mantenere il suo permesso di soggiorno.
Il caso Syla in Kossovo ha suscito scalpore. Il più importante quotidiano del paese, “Koha Ditore" ha già riferito sulla vicenda per ben due volte in una settimana. Ci si chiede come Syla abbia potuto essere eletto in parlamento, nonostante sia stato considerato malato di mente e abbia abusato del sistema sociale svizzero. La reazione dei lettori del Koha Ditore e di altri media sono state di sdegno e sono talvolta degenerate in interventi zeppi di insulti. Syl, infatti, è stato definito un "parassita sociale", un "criminale" e una "vergogna per il Kossovo". Molti poi hanno espresso preoccupazione per la ricaduta di immagine per gli oltre 200mila kossovari che vivono in Svizzera. Kossovari che, grazie alle rimesse in patria, assicurano l'esistenza di migliaia di famiglie. L'avvocato di Syla, Tomë Gashi, si è detto "piuttosto scioccato": "Qui non abbiamo a che fare con un semplice cittadino del Kossovo, bensì con un parlamentare che avrebbe sottratto una cospicua somma al sistema sociale svizzero".
Syla, che si rifiuta di parlare, non è soltanto un parlamentare. In Kossovo ha la fama di essere uno degli uomini più pericolosi del paese. Nella seconda metà degli anni 90 apparteneva, insieme a Hashm Thaci, oggi primo ministro, alle figure di spicco dell'UCK ed è accusato di essere stato il mandante, dopo la fine della guerra, nel 1999, di diversi omicidi. Le vittime sarebbero stati rivali politici e collaboratori della Serbia. Queste accuse sono state lanciate da un ex combattente dell'UCK nel 2009, che avrebbe confessato di essere stato al servizio di Syla come killer. Del caso si è anche occupato l'organo dell'UE Eulex, la casa di Syla è stata perquisita e a polizia lo ha interrogato. Syla che, in parlamento, dalla sua elezione a fine 2010 non ha tenuto alcun discorso. Come rappresentante del popolo e funzionario di partito guadagno circa 2.500 euro al mese. Lo stipendio medio in quel paese è di neppure 300 euro mensili.
FONTE: www tio.ch
:twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
No comment.
Come no comment a riguardo del fatto che gli ispettori AI in Kosovo non ci vanno se no li prendono a fucilate.
Ma che cosa hanno creato la uehueh&kimberly in quel angolo dei balcani?
La tsi ha detto che:
"i ribelli siriani hanno lasciato homs per permettere alla croce rossa di intervenire" ?
????????????
Sai se (i ribelli) distribuivano anche gadget con scritto "aléalbar"? :twisted:
R$I tele sharia :twisted:
dire che finira malissimo è ormai superfluo.
Meglio confinare con l antartide che con il mediterraneo.
:(
Ma veramente :cry: :cry:
puoi chiamarla primavera se vuoi...
:twisted:
Court expels Kosovan politician
A Swiss court has issued an expulsion order against a former commander of the Kosovo Liberation Army (KLA) who it said should never have received a residency permit.
http //www.swissinfo.ch/eng/politics/Court_expels_Kosovan_politician_.html?cid=32217610
Peccato che non vengano effettuati piu controlli.