La liberazione dell’ex primo ministro ucraino Yulia Timoshenko, che dallo scorso ottobre si trova in carcere con l’accusa di abuso di potere, costituisce una condizione sine qua non allo sviluppo delle relazioni tra Kiex e l’Unione europea.
E’ quanto ha dichiarato Jacek Protasiewicz, vice presidente del Parlamento europeo : “Le relazioni tra Kiev e l’UE sono in un vicolo cieco. Le autorità ucraine hanno il potere di sbloccare la situazione – ha detto Protasiewicz durante un incontro con Alexander Tourtchinov e Grigori Nemiria, alti responsabili del partito d’opposizione Batkivchtchina, di cui la Timoshenko è presidente.
A fine 2011 l’Ucraina e l’Unione europea avevano concluso una serie di negoziati su un accordo di partenariato. Il documento non era però stato firmato a causa delle accuse contro la Timoshenko.
I paesi occidentali ritengono che l’ex premier sia vittima di un processo politico organizzato dal regime di Kiev.
Yulia Timoshenko è stata condannata a sette anni di carcere con l’accusa di abuso di potere in occasione della firma di contratti per la fornitura di gas alla Russia. Contratti che a detta del governo ucraino andavano contro gli interessi nazionali e a favore del governo di Mosca.
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