UBS ha annunciato mercoledì mattina di aver emesso titoli obbligazionari per 2 miliardi di dollari, un’operazione necessaria per conformarsi alle nuove regole di capitalizzazione indicate dalla cosiddetta Basilea III e dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma).
I bond sono stati emessi per una durata di 10 anni ad un tasso del 7,25%. “La manovra avviata oggi rappresenta una tappa importante nell’ambito del nostro sforzo volto a centrare gli standard richiesti dai regolatori internazionali e dalla Finma – ha dichiarato il direttore finanziario della banca, Tom Naratil.
La transazione effettuata è l’inizio di un programma di emissioni destinato a creare una base di capitale in grado di assorbire le perdite. In particolare, Basilea III chiede un ratio relativo ai fondi propri di base “Common equity Tier” non inferiore al 7%.
Siccome UBS è una banca di importanza sistemica, i regolatori hanno deciso di inasprire il riferimento da 1 a 2,5 punti percentuali, a causa delle esigenze specifiche di ciascuno istituto di credito.
In Svizzera si è andati anche oltre: per UBS e Credit Suisse il rapporto è fissato ad un minimo del 10%.
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