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Norman Gobbi : le critiche domenicali fanno parte del gioco

Intervista a Norman Gobbi un anno dopo la sua entrata nel governo cantonale. L’ha proposta a inizio aprile il Mattino della Domenica. Un’intervista che lo stesso Consigliere di Stato ha ripreso sul suo portale web Vais.ch.

Qui di seguito alcuni passaggi dell’intervista.


Del rapporto tra Ticino e la Berna federale : “Più che poco ascoltato, (il Ticino) non è capito fino in fondo. Stiamo lavorando anche su questo: almeno un giorno alla settimana sono in Svizzera interna a partecipare a riunioni e convegni.”

Della vicinanza della politica alla gente : “Occorre vivere il e nel territorio, conoscere la gente, capire i loro problemi. Da quel che vedo la maggior parte dei politici ticinesi lo fa. La sfida è riuscire a porre rimedio a problematiche e a dare vita ai propri progetti con i mezzi a disposizione.”

Delle critiche alla Lega del domenicale Il Caffè : “Fa parte del gioco… Evidentemente la Lega e i suoi Consiglieri di Stato danno fastidio, perché sfatano gli stereotipi creati in passato sulla Lega, secondo alcuni “volgare” e “sboccata”. Stereotipi che vengono regolarmente smontati, badando ad esempio alle attività in Consiglio di Stato del sottoscritto e del Presidente del gremio Marco Borradori.”

Di un’eventuale guida del Dipartimento finanze e economia : “Non escludo che in un prossimo futuro, fatti i doverosi scongiuri, possa mettermi a disposizione per un altro Dipartimento.”

Dei colleghi di governo : “Marco Borradori è creativo. Manuele Bertoli è coerente. Paolo Beltraminelli è dinamico. Laura Sadis è perfezionista.”

Dei traguardi raggiunti in 12 mesi in Consiglio di Stato : “Ve ne sono diversi, anche se non li definirei successi. Penso al lavoro che stiamo facendo sulla Polizia cantonale, dove l’obiettivo è di sostenere gli agenti nel loro lavoro quotidiano, oppure alla gestione del dossier riguardanti le aree di transito dei nomadi esteri, ora chiuse. Il lavoro che stiamo facendo è importante e abbiamo dato avvio ad importanti progetti di riorganizzazione, che presenteremo una volta maturi.
Molte cose sono state fatte, tante altre sono da fare anche perché il Ticino è un Cantone particolare dove su certi temi si procede un po’ a rilento, anche se cerco continuamente di accelerare, dando risposte celeri e puntuali alle problematiche affrontate.”

Del problema dei richiedenti l’asilo : “Le autorità cantonali dovrebbero avere più potere decisionale. Adesso stiamo lavorando per avere una task force e la possibilità di trasferire i richiedenti l’asilo problematici nel comparto della Stampa, in una struttura apposita.”

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Redazione

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