Le recenti tensioni tra Arabia Saudita e Egitto, sfociate nel rimpatrio dell’ambasciatore saudita al Cairo, sarebbero state alimentate da forze esterne, ha annunciato venerdì il capo della diplomazia saudita, il principe Saoud al Faisal.
“La storia ha spesso mostrato che ogni avvicinamento e collaborazione tra i nostri due paesi ha permesso di operare per il bene del popolo arabo e musulmano. Per questo non escludiamo che forze esterne e ostili siano dietro le tensioni nelle nostre relazioni – ha dichiarato durante una riunione con una delegazione egiziana.
Al Faisal non ha voluto precisare a queli forze facesse riferimento, ma gli osservatori ritengono che stesse parlando dell’Iran.
Sabato scorso, l’Arabia Saudita aveva richiamato il suo ambasciatore al Cairo e chiuso l’ambasciata e i consolati in tutto l’Egitto. La decisione era stata presa a causa di manifestazioni di protesta davanti alle sedi diplomatiche saudite.
Centinaia di egiziani protestavano per l’arresto, in Arabia Saudita, di un avvocato egiziano che, stando alle accuse, avrebbe proferito insulti al re Abdallah.
Un comunicato diplomatico afferma invece che l’avvocato era stato arrestato all’aeroporto di Djeddah per possesso di droga.
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