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Caso Timoshenko. Annullato il summit di Yalta. Ucraina sempre più isolata

L’Ucraina ha rinviato mercoledì a data indefinita il summit dei capi di Stato europei a Yalta, previsto l’11 e 12 maggio. Ufficialmente, diversi presidenti non potevano partecipare.

In realtà è una maniera di protestare contro le condizioni di detenzione di Yulia Timoshenko, la leader dell’opposizione che da mesi si trova in carcere dopo aver subìto un processo irregolare, scrive il quotidiano della Repubblica ceca Hospodářské noviny : “Ognuno vede quanto il presidente ucraino Victor Ianoukovitch sia isolato sul piano internazionale.
Gli sforzi che mette in opera per convincere la popolazione del contrario hanno quasi del grottesco. Quando in marzo vi era stato un incontro di esattamente quattro minuti fra Ianoukovitch e il presidente statunitense Barack Obama, un giornale di Kiev ha messo la foto dell’incontro in prima pagina e ha scritto che Ianoukovitch era di ritorno sulla scena internazionale. La maggior parte degli ucraini ha trovato la cosa assai divertente.”

Lo scorso febbraio, Ianukovitch aveva invitato ufficialmente 21 paesi al summit di Yalta. In sei hanno rifiutato l’invito, Germania, Repubblica ceca, Slovenia, Italia, Estonia e Austria.
I rimanenti paesi invece avrebbero inviato i rispettivi capi di Stato : Albania, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia e Slovacchia.

All’inizio di maggio, Oleg Voloshyn, direttore del ministero ucraino dell’informazione aveva confermato che malgrado l’assenza di sei capi di Stato il summit avrebbe avuto luogo. Aveva assicurato che non vi era alcuna giustificazione politica dietro la loro assenza. Semplicemente avevano già altri impegni.
In seguito, la Commissione europea ha fatto sapere che a Yalta sarebbero mancati anche il presidente José Manuel Barroso e il Commissario della politica europea di vicinanza, Stefan Füle.
Dopo qualche giorno da Kiev è giunta la conferma del rinvio del summit a una data che al momento non è ancora stata fissata.
L’evidente boicottaggio politico dell’incontro di Yalta lascia presagire un possibile boicottaggio anche dell’Euro 2012, la fase finale del campionato europeo che si terrà in Polonia e in Ucraina a partire dal prossimo 8 giugno.

Redazione

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  • Oggi Yulia Timoshenko è stata trasferita in un ospedale e sarà curata da dottori tedeschi. E' il massimo che quel figlio di mign.... di Ianukovitch le ha concesso. Una volta guarita e rifocillata (ha intrapreso uno sciopero della fame da 14 giorni) sarà ricondotta in prigione. Vergognoso!

  • Sarebbe utile per una corretta ed obiettiva informazione che quanti si dilettano ad elargire generosamente pollici versi, di tanto in tanto commentassero la loro opinione. Nel caso specifico evidentemente mancano le argomentazioni e la conoscenza. :wink:

  • Quando un primo ministro viene sostituito a seguito di elezioni bulgare (nel caso dell'Ukraina) viene sempre incriminato di abuso d'ufficio. Nel caso specifico della Timoshenko, per aver transato infine un contenzioso con la Russia, FAVOREVOLE per il suo paese che pur ricevendo il gas russo a condizioni di favore non pagava i conti arretrati da due anni e rubava sistematicamente il gas dalle condotte che attraversavano l'Ukraina.
    Le false accuse contro la Timoshenko sono assurde e riconducibili ad una "giustizia selettiva con motivazioni politiche".
    La Timoshenko è stata plagiata dagli USA per separare il suo paese dalla Russia. Una volta ottenuto quanto l'hanno lasciata nel guado.

  • Ehehehehehehehehehehe, la verità e l'ignoranza (con un pizzico di viltà, humus della sinistra becera) sono impietose. Abbandonate l'aula che è quanto vi riesce meglio.

  • La Svizzera dovrebbe offrire asilo politico a questa Grande Donna!
    La sua detenzione, a seguito di un processo-farsa, é già una vergogna marcia... se poi si permettono pure di picchiarla... é veramente uno schifo!

    FORZA YULIA!

  • Evidentemente su questo portale, ci sono anche dei blogger che ritengono giusto che la Timoshenko sia stata messa in prigione dopo un processo-farsa e che sia stata picchiata.

    Si limitano, da vigliacchi quali sono, a cliccare sui pollici rossi...

    D'altra parte, per scrivere apertamente, di appoggiare i picchiatori di una donna, ci vuole, si fà per dire, un certo coraggio.
    Per scrivere queste cose, evidentemente, non si sentono sicuri nemmeno usando un nickname.

    Gli uomini che picchiano le donne e coloro che tengono la parte ai picchiatori di donne, sono solo dei deboli. Degli sfigati di prima categoria.

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