Misure di accompagnamento alla libera circolazione : la responsabilità solidale è stata respinta martedì dal Consiglio Nazionale. Puntava a considerare responsabili le aziende appaltatrici delle condizioni di lavoro dei loro subappaltanti.
Gli imprenditori che fanno capo a subappaltanti e che non rispettano le condizioni legali svizzere non dovrebbero essere puniti. Con 94 voti contro 86 il Consiglio Nazionale ha respinto il principio della responsabilità solidale tra le misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone.
Una maggioranza di UDC, PLR, PPD e Verdi liberali ha fatto pendere la bilancia dalla parte del no.
Lo scopo era contrastare i numerosi abusi evidenziati nell’edilizia. La destra si è opposta nel timore di un supplemento di burocrazia per le imprese.
Senza dimenticare che al momento è impossibile valutare le conseguenze pratiche per gli imprenditori, che si vedrebbero nella condizione di dover garantire per terzi.
La questione verrà dunque riportata alla sessione d’autunno, per poter studiare i dettagli e ogni possibile implicazione, sentire i pareri degli ambienti coinvolti. Questa variante potrebbe anche essere scelta dal Consiglio degli Stati.
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