Il costruttore di autovetture francese PSA Peugeot Citroen, che giovedì ha annunciato la soppressione di 8’000 posti di lavoro in Francia e la chiusura della fabbrica di Aulnay, vicino a Parigi, da oltre un anno perde 200 milioni di euro al mese.
Lo ha dichiarato venerdì un dirigente del gruppo : “Da oltre un anno tutti i mesi le uscite sono superiori alle entrate di 200 milioni di euro – ha dichiarato a France Inter Frédéric Saint-Geours.
Gli 8’000 licenziamenti annunciati giovedì sono uno choc per l’intero paese, un grave segno della perdita di competitività dell’industria francese e un serio banco di prova per il nuovo presidente François Hollande e il suo governo, che della ripresa economica hanno fatto il loro punto di forza.
Il presidente Hollande ha chiesto ai suoi ministri di mettere in opera ogni mezzo per limitare le conseguenze sociali del piano di ristrutturazione di PSA Peugeot Citroen.
Arnaud Montebourg, ministro della Ripresa produttiva ha affermato che il governo francese non accetta il piano di licenziamenti così come è stato formulato, ma non ha precisato quali mezzi di pressione potrebbe far valere sul costruttore automobilistico.
“Chiediamo al gruppo PSA di esaminare onestamente ogni altra soluzione – ha detto Montebourg, mentre a Bruxelles, la Commissione europea si è detta pronta a esaminare con le autorità francesi lo stanziamento di fondi per gli aiuti all’impiego.
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