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Lorenzo Quadri mette a nudo l’ipocrisia della doppia morale radicalchic

Aggressione a Boris Bignasca: il vero “partito dell’odio”

Non posso che associarmi alla Lega dei Ticinesi e al Movimento Giovani Leghisti nell’offrire la mia piena solidarietà all’amico Boris Bignasca, vittima di una vigliacca aggressione in un bar di Locarno. Una brutta macchia su quello che avrebbe dovuto essere un periodo di festa e di divertimento per tutti: il festival del film.

I tempi sono decisamente grami se in questo Cantone una persona non è più nemmeno libera di recarsi in luoghi pubblici senza rischiare insulti ed aggressioni fisiche a causa del proprio credo politico, come accaduto a Boris, senza alcuna provocazione da parte sua. Chi crei il terreno fertile per simili situazioni è presto detto: il vero “partito dell’odio”, quello della sinistra e dei sedicenti moralisti a senso unico. Quelli che non hanno mai tollerato chi la pensa diversamente su taluni temi, per loro, decisamente tabù (società multiculturale, migrazione, stranieri). E chi osa farlo, chi osa ribellarsi all’autocertificata “superiorità morale” (?) della sinistra (in senso ampio) e ai suoi Diktat sulle opinioni concesse e su quelle che non lo sono, diventa il nemico da abbattere. Va da sé che in questo Cantone impegnato ad arrampicarsi sui vetri per scovare i fantasmi dell’estremismo di destra, l’estremismo di sinistra è invece perfettamente lecito e giustificato, anche se violento (verbalmente o fisicamente).

Il gioco è fin troppo chiaro: se un esponente di sinistra viene impropriamente attaccato è uno scandalo immane, tale da suscitare raccolte di firme, paginate sui media e fiumi di attestazioni di solidarietà nei confronti della vittima. Non osiamo immaginare il putiferio mediatico che si sarebbe scatenato se a venire aggredito fisicamente per le sue convinzioni politiche fosse stato, invece di Boris Bignasca, un rappresentante del PS. Invece, se la stessa sventura tocca ad un esponente della destra, non è più la vittima, ma il colpevole: se l’è andata a cercare. Per definizione. Il che è esattamente come dire a una donna stuprata che la colpa è sua perché la gonna era troppo corta o la scollatura troppo profonda. Queste sono, mutatis mutandis, le teorie dei progressisti a doppio binario.

Piena solidarietà e sostegno a Boris per la disavventura in cui è incorso, e che non dovrebbe accadere a nessuno, né di destra né di sinistra.

Si attendono intanto i messaggi di solidarietà, che di certo non mancheranno di giungere copiosi, da tutto l’arco istituzionale e specialmente da sinistra. Esattamente come è accaduto per chi è stato oggetto di attacchi assai meno gravi, ma apparteneva però all’area politica “giusta”.

Lorenzo Quadri, consigliere nazionale e municipale di Lugano
Lega dei Ticinesi

Relatore

View Comments

  • È importante non lasciar cadere nel dimenticatoio questo squallido episodio che sicuramente mette in imbarazzo i moralisti di Belticino che forse finora non si erano resi conto del loro ruolo di "cattivi maestri".

  • "Ben gli sta"
    "Così impara"
    "Chi la fa l'aspetti"
    "Chi semina vento raccoglie tempesta"

    ecc ecc ecc

  • Episodi del genere meritano unanime condanna, qualsiasi sia la parte politica interessata, e non possono essere giustificati in alcun modo.
    Sarebbe però da ipocriti negare che se in Ticino esiste qualcuno che se le va a cercare, questo è proprio lui (persino più del padre, il che è tutto dire). Concludo col dire che di pazzoidi è pieno il mondo, ma fino a prova contraria attendo conferma del fatto che il buon Boris stesse davvero semplicemente bevendo qualcosa e che il tutto sia davvero partito dall'incoscenza altrui. Al momento in fin dei conti abbiamo sentito solo una campana.

    • Sai Fafner che hai proprio ragione? Il problema è
      che l'altra campana

      NON SI FA SENTIRE!

    • Da persona civile ritengo che se qualcuno diffama si "va a cercare" una denuncia per diffamazione, non un'aggressione da parte di due invasati (so che questo termine è da usare con parsimonia!) :)

      • da persona civile ritengo che non si debba usare il giornale di famiglia x diffamare... :cry:
        troppo facile insultare e diffamare stando seduti comodi comodi dietro la scrivania di papà... :-? :-? :-?

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