Gli americani saranno confrontati nel 2013 a un aumento dei prezzi delle derrate alimentari, quale conseguenza diretta della peggior siccità degli ultimi 50 anni. A luglio il prezzo del mais è già aumentato del 23%.
Un rapporto della Federal Reserve di Kansas City rileva che la siccità che sta devastando le colture degli Stati Uniti ha considerevolmente ridotto la produzione di mais e di soja e fatto salire i prezzi sul mercato a termine.
Il ministero americano dell’agricoltura ha annunciato che il raccolto di mais di quest’anno cade per la prima volta dal 2006 sotto le 280 mila tonnellate e il numero di quintali raccolti per ettaro è al livello più basso degli ultimi 17 anni.
La produzione di soja è ai livelli più bassi degli ultimi cinque anni.
Stando al rapporto, la siccità avrà ripercussioni anche sul prezzo della carne e dei prodotti derivati dal latte. Il 70% della produzione bovina si trova infatti in Stati i cui pascoli sono stati distrutti dalla siccità.
In questo contesto di rischio di penuria e di esplosione dei prezzi – non solo a livello degli Stati Uniti ma a livello mondiale – Parigi e Washington si sono detti pronti a riunire il Forum di crisi del G20, qualora vi fosse un degrado percepibile sui mercati dei cereali e della soja.
Venerdì, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) aveva chiesto la sospension della produzione di bioetanolo, fabbricato a partire dal mais.
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