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Giancarlo Dillena sulla collaborazione fra polizia cantonale e comunale

In un momento in cui cresce il sentimento di insicurezza è politicamente saggio e giustificato mettere i bastoni fra le ruote alla riorganizzazione delle forze di polizia? chiede Giancarlo Dillena sul Corriere del Ticino : “È l’interrogativo che sorge di fronte al ricorso presentato dal Municipio di Giubiasco contro la nuova legge sulla collaborazione fra polizia cantonale e polizie comunali e relativo regolamento, a poche settimane dalla loro prevista entrata in vigore.
… In effetti se fin qui il nostro Paese ha potuto beneficiare di livelli di sicurezza elevati, sono diversi i segnali che indicano il pericolo di un serio degrado. Una prospettiva che non può essere assolutamente sottovalutata e che esige una risposta tempestiva…
E siccome le risorse sono comunque limitate, il primo ed essenziale passo consiste in un impiego più razionale dei mezzi umani e tecnici disponibili…
… Il ricorso assume una connotazione politica che merita di essere valutata criticamente. … Dietro il ricorso di Giubiasco e l’argomento più immediato delle ricadute finanziarie a breve, sembra profilarsi in effetti soprattutto il timore di una ulteriore erosione delle prerogative comunali in favore di un’organizzazione viepiù pilotata dall’alto.
Ciò che collide con sensibilità e mentalità radicate, messe bene in evidenza in questi anni dalle reazioni virulente suscitate in alcune regioni dai progetti di fusione intercomunale.
E non a caso la riforma in questione prevede la costituzione di entità regionali all’interno delle quali realizzare la cooperazione tra polizia cantonale e corpi comunali.
… Frenare ora la soluzione mista vuol dire di fatto difendere una frammentazione sempre meno sostenibile, non per motivi ideologici, ma per l’incalzare delle sollecitazioni che provengono dalla realtà.
Ma la sicurezza chiede risposte rapide e convergenti, poiché la delinquenza non solo si fa un baffo dei confini giurisdizionali e amministrativi, ma anzi spesso approfitta proprio delle debolezze che da esse derivano.
Unire gli sforzi, ottimizzare l’impiego delle risorse, rendere più efficaci prevenzione e repressione con una presenza sul territorio la più costante possibile sono necessità concrete e urgenti.”

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Redazione

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