Il talento è colpire il bersaglio che nessuno riesce a colpire. Il genio è vedere il bersaglio che nessuno sa che c’è.
Arthur Schopenhauer, filosofo (1788-1860)
Le parole di Schopenhauer ben si addicono ai tre astronomi Saul Perlumutter, Brian Schmidt e Adam Riess, scrive nel suo numero del 10 agosto il settimanale del Corriere della Sera “Sette” : “Premiati lo scorso anno con il Nobel per la Fisica per aver rivelato l’esistenza dell’energia oscura nell’Universo.
Nessuno l’aveva vista prima. Nessuno sa spiegare, ancora oggi, cosa diavolo sia, neppure i tre Premi Nobel.
Gli astrofici se la tirano da matti ma conoscono appena il 4% dell’Universo. Il 96% dell’Universo resta un mistero, tanti enigmi sono ancora senza risposta.
[..] Che l’energia oscura esista non c’è alcun dubbio. Le leggi del Big Bang e della gravità, però, non spiegano quello che vedono i moderni telescopi, cioè un Universo che anzichè rallentare accelera la sua espansione, il che richiede un’energia grandissima.
“C’è un qualcosa che da fuori tira o da dentro spinge, ben oltre la legge di gravità. Un qualcosa che applicando l’equazione di Einstein e=mc2 diventa il 73% della massa dell’Universo – spiega Giovanni Bignami, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica – Mica quisquilie.”
Fino a pochi anni fa, era opinione comune tra gli scienziati che l’espansione dell’Universo, il costante allontanamento delle galassie le une dalle altre iniziato con il Big Bang, stesse gradualmente rallentando, scriveva nel 2008 Francesca Diodati nel portale www.astronomia.com : “ciò a causa dell’effetto gravitazionale della massa che compone il cosmo, che doveva contrapporsi alla spinta repulsiva dell’espansione.
Questo semplice concetto era accettato sebbene non fosse mai stato dimostrato empiricamente. Infatti, la relazione lineare stabilita dalla legge di Hubble, secondo cui il tasso di espansione è direttamente proporzionale alla distanza, non era mai stata testata per oggetti estremamente lontani.
Nel 1998, due team indipendenti di astronomi erano impegnati a misurare il tasso di rallentamento dell’espansione cosmica, utilizzando lontanissime supernove … emerse che le supernove erano più lontane di quanto ci si aspettasse … in passato la luce di queste distanti supernove viaggiava in un Universo che si espandeva meno rapidamente.
Si dimostrò quindi che l’espansione universale sta accelerando. La comunità scientifica aveva un nuovo caso da risolvere.
La quantità di materia stimata nell’Universo era troppo grande per permettere l’accelerazione del moto di espansione. Non avendo una idea precisa di chi potesse essere il “colpevole”, gli astronomi gli diedero un nome misterioso, energia oscura.
… per ora non è ancora noto come agisca, né di cosa sia costituita ma si calcola che l’energia oscura costituisca fino a due terzi dell’energia dell’Universo.”
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