Diversi rappresentanti di governo in Europa e negli Stati Uniti hanno protestato venerdì contro la condanna ai lavori forzati delle tre ragazze russe della band musicale punk Pussy Riot. Ma perseguitando il co-fondatore di Wikileaks Julian Assange, questi personaggi non sono meno colpevoli del governo di Mosca.
E’ l’opinione del quotidiano bulgaro Sega, che propone uno scambio di prigionieri come ai tempi della Guerra fredda : “Se le nostre società democratiche apprezzano Pussy Riot e odiano Julian Assange, si dovrebbe proporre a Mosca uno scambio equo: le loro Pussy contro il nostro Assange.
Allora si vedrebbe chi rispetta meglio i suoi principi, se l’Europa si rivela una buona platea per Pussy Riot e se Mosca apprezza che Assange passi al setaccio i suoi archivi diplomatici.
… Dobbiamo trovare il luogo adatto a questo scambio di prigionieri, come una volta poteva essere il ponte Glienicke a Postdam.
Ma oggi questo luogo non esiste più. Il mondo non è più diviso tra il bene e il male. Tuggi giurano in nome degli stessi valori democratici, fino a che questi valgono per gli altri e non per sè stessi.”
La regina del romanzo poliziesco e il matrimonio con un giovane archeologo, cosa considerata scandalosa…
La Slovacchia ha approvato un emendamento costituzionale che definisce il genere esclusivamente come maschile e…
Una conversazione tra Roberto Siconolfi e Liliane Jessica Tami Nel panorama contemporaneo, segnato da una…
Stefan George è una delle figure più significative della letteratura tedesca, particolarmente nell’ambito del Simbolismo…
Quand le ciel bas s’affaisse, immense et sans mémoire,Et verse sur mes jours son plomb…
di Tito Tettamanti Ai confini d’Europa vi è la guerra iniziata con l’invasione da parte…
This website uses cookies.