Il premier greco Antonis Samaras chiede più tempo ai creditori internazionali della Grecia per fare le riforme.
Samaras, che oggi incontrerà il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, in un’intervista al giornale tedesco Bild ha spiegato che il suo governo chiede maggior respiro per far girare l’economia e aumentare gli introiti statali.
“Stiamo facendo progressi – ha commentato – stiamo riducendo il numero complessivo dei dipendenti pubblici, per avere presto un servizio pubblico ridimensionato, in miglior salute e decisamente più efficiente.”
Per il premier, l’uscita della Grecia dall’euro sarebbe catastrofica: “Ci sarebbero almeno cinque anni di recessione, una disoccupazione al 40%. Un incubo : crollo economico, dramma sociale e una crisi senza precedenti della democrazia.”
13.5 miliardi di euro di tagli sono stati chiesti alla Grecia da Unione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale. Avverranno gradualmente per attenuare l’impatto sociale delle misure di austerity che il governo è costretto a varare.
A Juncker, Samaras chiederà di concedere alla Grecia una proroga di due anni nella tabella di marcia per far scendere il deficit sotto il 3% del Pil.
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