Nel deserto cileno di Atacama, in un clima tra i più aridi della Terra, le mummie dell’antico popolo dei Chinchorro conservano, dopo centinaia di anni, ancora la pelle, i capelli e gli abiti.
Popolo di pescatori che abitava lungo le coste del Cile e del Perù, i Chinchorro praticavano la mummificazione dei defunti già nel 5’000 a.C. I ricercatori pensano siano stati ispirati a eseguire questa pratica dalla naturale disidratazione dei cadaveri nel deserto.
Nella mummificazione i corpi venivano ricoperti da una pasta di cenere e manganese (da cui la denominazione di “stile nero”), mentre gli organi interni erano prelevati e sostituiti con terra.
Questo particolare procedimento di mummificazione durò dal 5’000 circa a.C. fino al 2800 a.C. circa, quando la tonalità nera venne sostituita dal rosso, forse perché il manganese necessario a ottenere il nero divenne sempre più difficile da trovare.
(Testo e fotografia : National Geographic Italia)
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