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Semisvincolo di Bellinzona, un’opera necessaria – Rolf Endriss

Se volessimo stilare una classifica degli argomenti più dibattuti degli ultimi anni tra le prime posizioni troveremmo sicuramente il tema della mobilità.
Nel nostro cantone conosciamo bene i disagi stradali ai quali siamo quotidianamente confrontati a causa del forte traffico e della carente offerta del servizio di trasporto pubblico. Naturalmente, c’è chi si lamenta che non viene fatto nulla per risolvere i problemi, ma allo stesso tempo non mostra alcuna propositività.
Tuttavia, è giusto riconoscere che Cantone, Comuni, Commissioni Regionali, Associazioni, ecc. hanno lavorato e investito parecchio per proporre delle soluzioni – tra cui quella del semisvincolo di Bellinzona – che immancabilmente però vengono criticate e messe in discussione senza proporre valide alternative.
Ne consegue che i tempi decisionali si allungano a dismisura mentre la situazione diventa sempre più precaria a discapito di tutti, in primo luogo del nostro ambiente.

Il Bellinzonese non è purtroppo un’isola felice in quanto a traffico e con l’alta frequenza di persone – dato il suo ruolo di capitale – di certo non ci si potrà aspettare un calo di affluenza, anzi. Alfine di ovviare ad una situazione oramai fortemente congestionata, il Piano dei Trasporti del Bellinzonese prevede degli interventi puntuali e complementari, ma si tratta di un progetto che evidentemente porterà i benefici attesi solo se quest’ultimo verrà attuato nel suo insieme.
Al centro della diatriba, oggetto di referendum, vi è la realizzazione del semisvincolo autostradale che, a detta gli oppositori, aumenterà il traffico e ostacolerà altri investimenti, ad esempio, per il trasporto pubblico o per la mobilità lenta.
Aquanostra, che da sempre sostiene il buon senso e il principio dello sviluppo sostenibile ed equilibrato, non condivide questa tesi. Infatti, l’associazione ritiene che opporsi al piano proposto sarebbe un clamoroso autogol per tutta la regione che si vedrebbe privata di una soluzione di viabilità sostenibile con un minor carico ambientale per la quale si dovrà attendere ancora molto a lungo (il collegamento A2-A13 insegna).

È infatti importante sottolineare che il semisvincolo non prevede nessuna nuova strada, ma semplicemente la creazione di una nuova porta d’accesso verso la capitale nonché la realizzazione di un park & ride (parcheggio e trasporto pubblico) per evitare la circolazione delle autovetture nel centro cittadino. Una soluzione che sgraverà il carico di autovetture provenienti da Camorino, renderà più fluido il traffico con una conseguente riduzione delle emissioni di CO2 e parallelamente migliorerà l’offerta di trasporto pubblico sul medesimo asse.
Aquanostra ritiene fuorviante attribuire alla realizzazione di quest’opera un ipotetico aumento di traffico che va piuttosto ricercato e affrontato alla radice, pensando ad esempio alla forte circolazione dovuta al pendolarismo oppure al suo aumento ormai costante nei periodi scolastici.
Per dirla in altre parole, è una questione di cultura ma anche di possibilità di scelta, in quanto come altrove anche da noi molta più gente ripiegherebbe sul mezzo pubblico se alla pari esso risultasse più economico ed efficiente.
Per riuscirci il primo passo è proprio quello di sostenere gli investimenti che migliorano quest’offerta e sicuramente non di opporsi, perlopiù con incomprensibili argomenti che nulla c’entrano con la politica dei trasporti.

Rolf Endriss (Presidente Aquanostra)

Redazione

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