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“Potremmo spostarci 10 km a più a sud!” dice Tarchini, patron del FoxTown

Ma il deputato comunista Pronzini commenta: “Tarchini è furbo e intelligente. Non lo farà”. Una bufera commerciale e politica si è scatenata a seguito della decisione del DFE (on. Laura Sadis) di non più concedere al FoxTown un’eccezione della quale il grande emporio mendrisiense gode da quasi vent’anni, quella dell’apertura domenicale.

La lettera del DFE dice in sostanza all’imprenditore Silvio Tarchini: “Se lei vuole aprire di domenica, deve ottenere un permesso speciale da Berna. Dal Cantone non lo potrà più avere”. E il termine intimato per l’adeguamento è strettissimo: il 1° ottobre 2012.


Silvio Tarchini, creatore e patron del FoxTown, in un’immagine sorridente (probabilmente non del 10.IX.2012…)


Intervistato, Tarchini non perde la calma e pesa le parole. “Il FoxTown ha una sua specificità che non conosce uguali in Svizzera e dev’essere riconosciuta. I nostri partner commerciali, che sono le grandi marche, Armani, Gucci, Prada…, accetteranno la situazione di chiusura domenicale che verrebbe a crearsi dal 1° ottobre? Questo è il punto. Se la risposta è no, sorgerà un problema grave. Il FoxTown potrebbe spostarsi di dieci chilometri più a sud, in Italia, dove i negozi sono aperti sette giorni su sette”.

I sindacati senza mezzi termini accusano la direttrice del DFE on. Laura Sadis. “È stata lei a svegliare il can che dorme! Ha voluto puntare testardamente a un allargamento delle eccezioni, in particolare in favore del Centro Ovale di Chiasso. Ma quest’ultimo non è per nulla paragonabile al FoxTown. E adesso si ritrova a negare a Tarchini una ragionevole eccezione, della quale l’imprenditore ha goduto per quasi vent’anni, con conseguenze sull’occupazione che possono essere gravi”.

Difficile accantonare l’impressione che la ministra delle finanze – cui sin dall’inizio del suo mandato si imputa una gestione esitante, incerta e priva di progettualità – si sia mossa in modo molto infelice. Questo caso eclatante potrebbe costituire, per la donna che 5 anni fa Radicali e Socialisti proiettarono in governo, la prima autentica crisi.


Il DFE ha convocato per oggi, 11 settembre (!) ore 13, una conferenza stampa a Palazzo delle Orsoline.

Relatore

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  • Riprendo dalla pagina Facebook di Giovanna Masoni Brenni
    (con l'esplicito consenso dell'interessata):

    "Chiudere la domenica il Fox Town come vuole il DFE -piaccia o non piaccia- sarebbe pericoloso e preoccupante: per i posti di lavoro ora a rischio, malgrado domanda di lavoro, accordi e contratti preesistenti, e per l'incertezza che già ha creato. Inoltre la decisione non tiene conto delle particolari condizioni: contratto collettivo, accordo quasi ventennale di tutti i partner sociali - in un cantone perdi più di regola litigiosissimo - ruolo per la regione con gettiti fiscali diretti e indotti, salari, forniture, ecc. Danneggia anche la nostra buona reputazione e immagine di stabilita' del diritto e degli accordi amministrativi. Infine la decisione non considera la situazione molto difficile del Cantone, già molto colpito dalla crisi anche in quanto zona di frontiera. Se il governo non corre ai ripari saranno dolori, questa volta pero' non avversità esterne, ci stiamo tirando la zappa sui piedi."

  • "Chiudere la domenica il Fox Town come vuole il DFE" questo e' secondo me un pessimo inizio, perché non lo vuole il DFE ma lo dice la legge. Nella vicenda il DFE è solo un ambasciatore...

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