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Semisvincolo e servizi pubblici in periferia – Seo Arigoni

Perché mai, come ticinesi, dovremmo votare NO per una questione che apparentemente riguarda solo il Bellinzonese?
Perché il progetto del semisvincolo di Bellinzona con il relativo posteggio d’attestamento, se approvato dai cittadini ticinesi, ci costerà la bellezza di 70 milioni e non farà altro che favorire l’aumento del traffico privato, facendo crescere ancora di più le colonne all’entrata sud della capitale, senza di per se risolvere alcun problema.
I soli ad averne un temporaneo beneficio sono le strade di attraversamento di Giubiasco, ma come dimostrato con la galleria Mappo-Morettina, dopo un breve periodo di pseudo-tranquillità (due, tre anni) il traffico aumenterà al livello di prima, se non peggio! Il traffico è come l’acqua: va a riempire ogni nuovo buco per poi straripare dappertutto.

La soluzione, se veramente la vogliamo trovare, la dovremmo cercare in un altro modo, imitando i nostri amici del nord delle Alpi: rendendo più attrattivi e funzionali i mezzi di trasporto collettivi rispetto a quelli privati.
Da decenni ce lo stanno insegnando, ma no, noi (o almeno i nostri politici e pianificatori) continuiamo imperterriti a voler costruire più strade, svincoli e raddoppiare tunnel.
Sprechiamo soldi inutilmente in strade, creandoci ancora più problemi, mentre i servizi pubblici nelle zone di periferia sono tra i più scadenti a livello Svizzero.

Un esempio per rendere evidente la situazione delle regioni periferiche: se da Isone, dove abito, dovessi usare i mezzi pubblici per andare in qualche centro urbano del Cantone, a parte la scarsa frequenza delle corse durante il giorno, l’ultimo autobus per rientrare da Rivera la sera, è alle 18.50, poi è notte fonda!
Anche se il servizio TiLo è molto efficiente per le zone urbane e suburbane per quelle periferiche delle nostre valli vi sarebbe ancora molto da fare.
Con l’apertura del tunnel di base di Alptransit nel 2016, potemmo impiegare più tempo per arrivare dalle valli periferiche a Bellinzona, che poi da Bellinzona a Zurigo o Berna!
Ecco quindi perché, come ticinesi, dovremmo votare NO per un’inutile sperpero di soldi pubblici fintanto che i sevizi pubblici non saranno all’altezza delle nostre reali necessità di mobilità.

Seo Arigoni, idea-lista

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Redazione

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  • Belle parole, che condivido idea-lmente. Però:

    Nel 2010, i veicoli stradali a motore immatricolati in Svizzera erano 5,4 milioni, il 42 per cento in più rispetto al 1990. Nel 2009, il parco di automobili ha superato la soglia dei quattro milioni fino a raggiungere i 4,1 milioni nel 2010 (fonte Ticinolive)

    Come li gestiamo questi? Con le stesse strade di 40 anni fa?

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