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Al tempo di Gesù non esisteva la crocifissione

La notizia del ritrovamento di un frammento di papiro copto risalente al 4. secolo nel quale si legge come Gesù parlasse di una donna che pur essendo sua moglie poteva essere anche sua discepola, riporta in auge un’altra questione : la croce come simbolo della morte di Gesù.

La Chiesa rappresenta sistematicamente il supplizio di Gesù inchiodato a una croce sulla cima di una collinetta appena fuori Gerusalemme. Secondo lo storico Gunnar Samuelsson, professore all’Università di Gothenburg, in Svezia, Gesù non è morto crocifisso.

Samuelsson sostiene che non vi è prova alcuna che i romani praticassero la crocifissione ai tempi di Gesù.

La leggenda della sua morte in croce si fonderebbe piuttosto su una errata traduzione della Chiesa e su illustrazioni artistiche, piuttosto che su comprovati testi antichi.

Samuelsson afferma che la Bibbia è stata male interpretata. Nei testi sacri è scritto che Gesù portava uno “stauros” verso il Calvario, il che non significa necessariamente “una croce”, quanto magari un semplice palo.

I testi in greco antico, in latino e la letteratura ebraica descrivono un arsenale di supplizi ma nessuna menzione viene fatta per la croce o per la crocifissione, conclude Samuelsson : l’idea di Gesù messo in croce va dunque seriamente rimessa in causa.

(Fonte : Telegraph.co.uk)

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Redazione

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  • "Samuelsson sostiene che non vi è prova alcuna che i romani praticassero la crocifissione ai tempi di Gesù"

    -->

    Attorno all anno 680 dopo la fondazione dell urbe, la crocifissione era in uso presso i Romani.

    http //www ieiop csic es/pub/08minunno_7dd2c311 pdf

    "...ma possiamo dire che infine quegli schiavi vennero tutti trucidati, e molti crocifissi sulla via Appia, per monito ai nemici di Roma."

    http //www antika it/008089_battaglia-del-vesuvio html

  • Repetita juvant. A furia di raccontare cose non esattamente vere per anni e secoli va a finire che (quasi ) tutti ci credono.
    A proposito del crocifisso mi sono chiesto se tre chiodi, seppur robusti, potessero reggere un corpo umano in posizione verticale. Ebbene ne concludo che se i chiodi restano infissi nel legno la struttura corporea che non è omogenea non permette di rimanere fissata agli stessi. Per ottenere una seppur precaria stabilità sono necessari almeno una dozzina di chiodi piantati con perizia a causa della ristrettezza del supporto ligneo, e nemmeno questo fissaggio sarebbe ottimale senza un ulteriore rinforzo mediante corde, cinghie o catene.
    Gunnar Samuelsson, ha tutte le ragioni per dubitare della crocifissione di Cristo.

  • La crocifissione cartaginese (popolo di origine semitica, nato come colonia fenicia) 250ac-200ac

    http //www scribd com/doc/104221238/La-Crocifissione-Cartaginese

  • Sull'origine di questa forma di supplizio gli storici paiono concordi: la crocifissione ebbe origine tra i popoli del Vicino Oriente, ma pare non sia mai stata praticata da Egizi e Assiri, mentre i Greci l'applicarono fuori dalla madrepatria. Tra i Giudei venne introdotta nel I secolo avanti Cristo da Alessandro Ianneo. I documenti romani ne parlano solo dopo le Guerre Puniche e questo fa supporre che

    *NELL'URBE SIA STATA INTRODOTTA DOPO IL CONTATTO CON I CARTAGINESEI*

    . Comunque, tutti i popoli che praticarono la crocifissione la considerarono una condanna particolarmente infamante e per questo riservata agli schiavi, ai traditori della patria, ai ribelli, ai pirati. A Roma, dov'era indicata come supplizio servile, venne praticata in periodo repubblicano solo per l'esecuzione degli schiavi, mentre durante il periodo imperiale finirono in croce anche grandi malfattori o traditori.

    http //archiviostorico corriere it/1998/aprile/17/crocifissione_condanna_per_schiavi_ribelli_co_0_980417682 shtml

  • Giovanni 20-25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore». Ma egli disse loro: «Se io non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi e la mia mano nel suo costato, io non crederò».
    27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il dito e guarda le mie mani, stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente».

    28 Allora Tommaso rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!».

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