La giustizia tedesca ha ufficializzato la morte, avvenuta nel 1992 in Egitto, di Aribert Heim, uno dei criminali nazisti più ricercati.
Il tribunale di Baden-Baden ha annunciato l’abbandono del procedimento, in quanto non vi sono più dubbi che il cadavere ritrovato in Egitto nel 1992 fosse quello del “Macellaio di Mathausen”, responsabile di aver fatto torturare e uccidere centinaia di prigionieri ebrei nel campo di concentramento nazista in Austria.
Nel febbraio 2009, un’indagine condotta dal canale televisivo tedesco ZDF e dal New York Times rivelava che Heim era morto nel 1992 al Cairo, dopo che per quasi mezzo secolo era riuscito a sfuggire alla cattura.
Il tribunale di Baden Baden ha confermato venerdì di non avere più alcun dubbio che Aribert Heim fosse il cittadino egiziano Tarek Hussein Farid, morto al Cairo il 10 agosto 1992.
Il Centro Simon Wiesenthal, specializzato nella caccia ai criminali nazisti, aveva affermato nel 2009 di non credere alla morte di Heim.
Considerato uno dei gerarchi nazisti più sadici, Heim era nato in Austria nel 1914 e aveva operato nei campi di concentramento di Mathausen, Sachsenhausen e Buchenwald.
Per anni è stato uno dei nazisti più ricercati, dopo Alois Brunner, uno degli artefici della Soluzione finale, che sarebbe invece morto in Siria.
Aribert Heim si era trasferito al Cairo, in Egitto verso la metà degli anni 1970.
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