Come c’era da aspettarsi, il Consiglio degli Stati ha fatto rientrare dalla finestra la vignetta autostradale a 100 franchi; il Consiglio nazionale l’aveva plafonata a 70 franchi.
Accanto alla vignetta annuale da 100 franchi ci sarà quella da 40 franchi della durata di due mesi.
Qualcuno potrebbe anche sostenere che 60 franchi all’anno in più non sono un dramma; tuttavia non si vede perché bisognerebbe supinamente accettare di pagare sempre di più per tutto, quando gli stipendi sono fermi al palo da anni.
Peggio: i salari diminuiscono a seguito del dumping provocato dall’esplosione del numero dei frontalieri.
Inoltre, è inutile continuare a raccontare storielle ideologiche contro la strada. I soldi per le strade nazionali ci sono senza bisogno di aumentare alcunché ai già tartassati automobilisti!
La strada (dazi e sopraddazi sui carburanti) travasa miliardi alla ferrovia. Quest’ultima si cuccherà un credito quadro di 9 miliardi e mezzo per gli anni 2013 -2016. Non solo. La Confederazione ha annunciato, per il 2012, conti in attivo di 1.5 miliardi di Fr, e scusate se sono pochi.
Inoltre e soprattutto, gli aiuti all’estero continuano ad esplodere. Entro il 2015 raggiungeranno lo 0.5% del PIL perché, naturalmente, bisogna fare “bella figura” internazionale.
Anche se poi veniamo trattati da Stato canaglia! Si dà perfino un miliardo di coesione alla Polonia il cui ministro degli Esteri ha invitato i propri concittadini a non venire in vacanza in Svizzera. Ci vuole proprio tutta!
Morale della favola: tra il 2013 e il 2016 quasi 11 miliardi e mezzo di franchi di proprietà del contribuente elvetico verranno sperperati in aiuti all’estero. Invece di servire alla Svizzera.
Venire a dire, in queste condizioni, che non ci sarebbero i soldi per le strade nazionali e quindi, per l’ennesima volta, bisogna mettere le mani in tasca agli automobilisti, è una vera e propria presa in giro. Che, quindi, avrebbe dovuto venire respinta al mittente.
Turismo di giornata
C’è poi un altro problema, quello relativo al turismo di giornata, fenomeno molto diffuso per quanto difficile da quantificare statisticamente.
Il turismo di giornata riveste un ruolo non trascurabile nell’economia delle regioni di frontiera, Ticino ovviamente compreso. Secondo il nuovo regime il turista di giornata dovrà tuttavia comprarsi la vignetta di due mesi, del prezzo di 40 franchi.
Se in un anno viene tre volte in Ticino (una in primavera, una in estate ed una in inverno) il turista in questione dovrebbe acquistare tre vignette di due mesi pagando 120 franchi. Decisamente troppi.
Quindi, delle due l’una: o il turista di giornata rinuncia al Ticino o, se lo fa, si serve delle strade cantonali, già intasate.
La discussione sulla vignetta autostradale sarebbe quindi stata l’occasione per introdurre una vignetta giornaliera del prezzo di 10 franchi: soluzioni del genere già esistono in vari paesi europei.
Naturalmente non se ne è fatto nulla!
Targhe trasferibili
E pure irrisolto rimane il problema delle targhe trasferibili. Chi ha due auto con targa trasferibile (le quali, pertanto, non potranno mai essere in circolazione contemporaneamente) si pagherà 200 franchi annui di vignetta. 100 per macchina. Decisamente fuori misura!
Ma visto che l’automobilista in nome del politicamente corretto è una mucca da mungere, tutto diventa lecito.
Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi
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Il problema di fondo è il sistema di finanziamento dello stato, che dovrebbe subire un'inversione di tendenza :
oggi lo "stato" si inventa delle spese, non sempre di pubblica utilità, finanziandole con nuovi balzelli, spese e balzelli sostenute in sede politica da lobbies sempre più voraci, cosa che non succederebbe mettendo un tetto alla fiscalità, tetto sotto il quale dovrebbero convivere le varie esigenze di finanziamento, come in qualsiasi azienda od economia domestica, che sono poi le finanziatrici di questo malandazzo politico.
Un'imposizione fiscale massima (non più del 10%), percentualmente non modificabile, fornirebbe allo stato i mezzi adeguati ad un buon governo, seguendo la congiuntura senza artifici contabili e burocratici, eliminando i vari dazi e sovradazi, l'IVA e tutte le invenzioni succhiareddito degli ultimi anni.
Condivido quanto scritto da Quadri.
Trovo l'aumento a 100.-- fr della vignetta, una vera e propria vergogna, soprattutto perché i soldi per le strade ci sono.
Non ci fossero, perché mai qualcuno continua a giocare a fare L'ONASSIS coi piccioli degli altri (di noi cittadini), inviando soldi all'estero a tutto spiano?!
E' ora di finirla, di fare i fighi, coi soldi dei cittadini!!
Inoltre, un aumento di ben 60.-- fr, saranno probabilmente poca cosa, per chi non ha problemi.
Ma il cittadino medio svizzero, soprattutto il cittadino medio ticinese, di certo, non nuota in vasche colme di oro liquido! Anzi!
Aumenta la cassa malati, aumenta la benzina, aumenta praticamente tutto!
In Ticino c'é una disoccupazione REALE (che non é quella che ci fanno vedere i dati ufficiali) SPAVENTOSA.
Manca lavoro, mancano clienti, c'é una concorrenza sleale da paura (autoctona e d'importazione), ecc ecc
Ma basta cz!
La vignetta autostradale, era il classico e gradito regalo, che spesso accompagnava la classica scatola di cioccolatini o altro, per Natale.
Ora, col cavolo che continuerà ad essere uno dei regali natalizi più gettonati.
Ormai anche Gesù Bambino ha le pezze sul culo da tempo.
E ora, ancora di più :twisted:
Inoltre, chi ha due macchine (non due Mercedes necessariamente, ma anche due utilitarie in famiglia), dovrà sborsare 200.-- fr?! Ben 120.-- fr in più?!
Quando la capiranno i fuchi bernesi, che la gente comune, non ha le chiappe al caldo come loro?!
Che schifo gente, che schifo! :twisted: :twisted: :twisted:
Io personalmente non ci vedo nulla di male nel l'aumento in sè del costo della vignetta. In fondo si tratta di un costo annuale. Se penso all'Italia o alla Francia, dove all'anno spendono anche migliaia di euro per usufruire della rete autostradale, si può tranquillamente asserire che non siamo messi poi così male. Più che altro, la questione che mi infastidisce più di tutte è che i proventi vengano utilizzati anche per altri scopi come il finanziamento della ferrovia invece di utilizzarli immediatamente per finanziare il completamento della galleria Gottardo e l'ampliamento della rete stradale nazionale.