Nick Hayek, presidente del gruppo mondiale dell’orologeria Swatch Group, ritiene che le molte aziende che evocano la delocalizzazione delle attività al di fuori della Svizzera a causa della forza del franco commettono un grosso errore.
“Anche negli altri paesi le condizioni cambieranno – prevede Hayek in un’intervista sul giornale “Handelszeitung”.
Hayek afferma che la produttività è più importante dei costi di lavoro e denuncia senza mezzi termini la delocalizzazione delle imprese : “Dagli anni ’80 gli orologi Swatch sono prodotti in Svizzera e costano sempre 50 franchi. Il che non impedisce al gruppo di realizzare grandi benefici.”
Poi però Hayek ammette che il franco forte ha pesato e pesa anche sulla redditività del gruppo. Il 90% dei benefici di Swatch Group viene infatti realizzato attraverso le vendite del prodotto nei paesi esteri, mentre il 95% della produzione avviene in Svizzera.
Tenendo conto “delle circostanze catastrofiche che prevalgono”, Hayek considera il mantenimento, dal settembre 2011, del tasso di cambio di 1.20 franchi per un euro una decisione giusta.
A suo dire, senza questa misura industria e turismo in Svizzera oggi sarebbero moribondi.
Inoltre la decisione del tasso di cambio della Banca nazionale svizzera ha ricordato al pubblico l’estrema importanza del settore industriale per il benessere del paese.
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