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Deposito scorie radioattive. Le bugie della lobby svizzera del nucleare

Lo scorso fine settimana, la pubblicazione di un documento interno della Nagra, la società cooperativa incaricata dello stoccaggio delle scorie radioattive in Svizzera, aveva scatenato una polemica sulla maniera di decidere lo stoccaggio delle scorie delle centrali nucleari del paese.

Un anno fa, la stessa Nagra e il Consiglio federale avevano definito alcuni possibili luoghi di stoccaggio. In queste regioni si prospettavano accurate analisi, allo scopo di giungere al 2014 ad avere i luoghi di stoccaggio ben definiti.
Il documento interno della Nagra rivela invece una realtà diversa. Ancora prima dell’inizio e delle analisi territoriali, sarebbero già state scelte (dal Consiglio federale e dalla società) le regioni per il deposito delle scorie nucleari : la regione a nord-est di Zurigo, Benken, nel Weinland, il Südranden a Sciaffusa, il Giura est con la zona di Bözberg e la regione Lägern-Nord. Sono invece state escluse la regione del Wellenberg e quella pedemontana del Giura, inizialmente considerate.

Il Consigliere nazionale socialista Roger Nordmann non crede nell’indipendenza degli organi di controllo del nucleare in Svizzera e focalizza le critiche sul Consiglio di amministrazione della Nagra.
La società è composta in maggioranza da rappresentanti della filiera nucleare svizzera e solo il suo presidente, il Consigliere agli Stati glaronese Pankraz Freitag rappresenta la società civile e il mondo politico.
In effetti 6 dei 9 membri del Consiglio di amministrazione lavorano direttamente per Alpiq, Axpo, BKW (le forze motrici bernesi) che sfruttano i reattori delle centrali nucleari di Gösgen, Leibstadt, Beznau 1 e 2 e Mühlerberg.

Sul giornale romando Le Matin, Nordmann sostiene che la lobby nucleare non può più essere giudicata solo parzialmente : “La Confederazione deve pilotare il processo di stoccaggio delle scorie radioattive – commenta – Manca la fiducia nella lobby del nucleare, dalla quale emergono solo bugie e manipolazione.”

L’Ufficio federale dell’energia ha convocato la direzione della Nagra. La Commissione dell’energia del Nazionale intende incontrare la direzione della società a inizio novembre.
Ma Roger Nordmann non si fa illusioni : “Gli studi e il processo di consultazione non sono ancora conclusi e già questi signori hanno fatto la loro scelta. Il nodo del problema è che il Consiglio di amministrazione di questa cooperativa è vincolato alla lobby del nucleare.”
Il deputato de I Verdi Christian van Singer, specialista della questione nucleare, appare fatalista : “E’ grave ma non sono sorpreso, perché i dirigenti della Nagra fanno quel che vien detto loro di fare, anche se si tratta di cose non giuste.”
Van Singer sostiene che si deve ridare ai cantoni il potere di decisione. Al momento esiste una specie di consultazione ma senza possibilità di veto dei cantoni. “E’ un processo burocratico travestito da democrazia – pensa Christian van Singer.

Redazione

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