L’Azione per una Svizzera indipendente e neutra esige che la Cancelleria federale tenga conto delle 2800 firme consegnate in ritardo per ognuno degli accordi fiscali, con la Germania, l’Austria e la Gran Bretagna.
Le firme raccolte per il referendum contro gli accordi fiscali erano state consegnate a Berna lo scorso 27 settembre.
Nel suo progetto di disposizione sui referendum contro i tre accordi, inviato venerdì scorso ai referendari, la Cancelleria dettaglia il numero di firme conteggiate. I comitati hanno tempo sino alla fine della settimana per prendere posizione.
Nel caso della Germania, 2841 firme sono state certificate dai comuni prima della scadenza del termine ma poi consegnate con un giorno di ritardo.
Per l’accordo con la Gran Bretagna si tratta di 2809 firme. Per l’Austria, la Cancelleria non conta alcuna firma giunta oltre il termine.
Cifre che bastano a far convalidare almeno due referendum : per la Germania il conteggio riunirebbe 50’736 firme, per la Gran Bretagna 50’172. Ne sono necessarie 50’000.
L’ASNI intende chiedere alla Cancelleria di tener conto di queste firme, ha dichiarato lunedì il direttore del movimento Werner Gartenmann.
Se la Cancelleria non accetterà la richiesta, la questione verrà portata di fronte al Tribunale federale.
Il comitato dell’ASNI prenderà la decisione finale il 29 ottobre.
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