L’esercito svizzero acquisterà sei droni, i leggeri aerei senza pilota. Due società israeliane si contendono l’appalto. Un test importante è stato eseguito mercoledì mattina presso l’aeroporto di Emmen, vicino a Lucerna.
L’apparecchio testato è l’Hermes 900, prodotto dalla società israeliana Elbit Systems. Un mese fa era stato testato il drone Heron 1, della divisione Malat delle industrie aerospaziali d’Israele.
La Svizzera si prepara a spendere 300-400 milioni di franchi per sei apparecchi dell’uno o dell’altro modello, logistica e formazione incluse.
I test sono effettuati in diverse regioni svizzere. L’Heron 1 ha sorvolato Ginevra e la regione vodese di notte.
I droni, aerei senza piloti, sono teleguidati da terra attraverso onde o via satellite e inviano immagini in tempo reale.
Quelli usati in Svizzera hanno tre scopi principali: il riconoscimento aereo, la sorveglianza di un dato territorio e l’aiuto alle guardie di frontiera.
La Svizzera possiede già 25 piccoli droni Ranger, la cui tecnologia è però sorpassata. Ad esempio, la loro autonomia di volo è di sole 4 ore, mentre quella dei nuovi apparecchi è di 24 ore.
Inoltre, i nuovi droni sono operativi con qualunque condizione meteo, sono meno rumorosi e vi si possono installare nuove apparecchiature. L’esercito intende tenerli in funzione per i prossimi 20-30 anni.
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