Il 5 ottobre 2012 sul Foglio ufficiale del Canton Ticino sono stati proclamati i risultati del voto sul referendum contro il credito di progettazione per il semisvincolo di Bellinzona:
Elettori: 214’845
Votanti: 88’460
Schede bianche: 5’149
Schede nulle: 296
Schede computabili: 83’015
Sì: 42’181
No: 40’834
Votanti per corrispondenza: 81.60%
Lo scarto tra il si e il no è risultato minimo : 1347 voti
Sulla la Regione Ticino di lunedì 8 ottobre 2012 , a pagina 11, sotto il titolo “Soldi al “sì” anche da altri sei Comuni”, il quotidiano elenca i finanziamenti pubblici convogliati nel “Comitato si al semisvincolo” , tra questi vi sono:
Sementina (CHF 10’000)
Camorino (CHF 5’000)
Sant’Antonino (CHF 5’000)
Cadenazzo ( CHF 5’000)
Gorduno (CHF 2’000)
Pianezzo (CHF 500)
Giubiasco (CHF 20’000)
A questi finanziamenti comunali si aggiunge anche la somma di CHF 50’000 della Commissione Regionale dei trasporti del Bellinzonese.
Visto quanto precede,considerato che, a parte nel Comune di Giubiasco, in tutti gli altri Comuni elencati in precedenza, il progettato semisvincolo non è stato plebiscitato, e che una buona parte dei cittadini di quei comuni si sono espressi contro il progetto, si chiede al lodevole Consiglio di Stato di rispondere a queste domande:
1. Oltre a quelli sopra elencati quanti sono i Comuni che hanno finanziato la campagna per il “si” al semisvincolo e per quali importi?
2. Il Cantone ha in qualche modo finanziato (in denaro o in altro modo) la campagna del “si” al semisvincolo?
3. Se nel 2011 il Consiglio di Stato (cfr. r92.11) giustificava la campagna unilaterale di AET in favore della centrale a carbone di Lünen affermando che “si tratta di un’azienda indipendente dall’amministrazione dello Stato, dotata di personalità giuridica propria e (…) amministrata secondo criteri commerciali”, in questo caso abbiamo a che fare con enti pubblici e quindi tale giustificazione viene a cadere. Ciò non dovrebbe indurre il Consiglio di Stato a una presa di posizione più critica?
4. Un privato cittadino ha inoltrato un ricorso avverso i risultati della votazione popolare invocando l’illiceità del finanziamento pubblico della campagna per il “si” al semisvincolo. Sulla scorta della giurisprudenza del Tribunale Federale in punto alle censure sollevate dal ricorrente, qual è la posizione del CdS in relazione al finanziamento pubblico di campagne politiche?
Non ritiene il CdS che i finanziamenti pubblici, sempre ammesso che debbano sussistere, dovrebbero essere messi a disposizione di entrambi i fronti?
Michela Delcò Petralli
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Cara Michela,so di molte persone che votano l'esatto contrario di quello che va dicendo e sostenendo Savoia.La colpa è sua perché la vostra battaglia era condivisibile.Fate scendere il passeggero molesto e brindate con un ottimo Bucaneve! :wink: