Da gennaio a settembre la Svizzera ha venduto materiale bellico per 571 milioni di franchi, 77 milioni in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Maggior acquirente è stata la Germania, con acquisti per 208 milioni di franchi. Cifre importanti spese anche dagli Emirati arabi uniti, 132,4 milioni. Una somma legata in particolare all’acquisto degli aerei Pilatus.
Le vendite di questi aerei erano state temporaneamente sospese in estate, dopo le polemiche causate dalla vicenda delle granate vendute a Abu Dhabi e che attraverso la Giordania erano arrivate in Siria.
Polemiche che avevano fatto un gran baccano e malgrado lo stop deciso dal governo federale, la commissione della gestione del Nazionale intende portare avanti un’indagine.
Secondo quanto reso noto giovedì dall’Amministrazione federale delle dogane, oltre alla Germania e agli Emirati arabi uniti, acquirenti del materiale da guerra svizzero sono India, Arabia saudita, Giordania, Qatar, Bahrein, Oman, Kuwait, Pakistan, Francia, Italia, Regno Unito, Norvegia, Spagna, Romania e Stati Uniti.
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