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Velo islamico, la legge non è uguale per tutti – di Luca Paltenghi

La giustizia del canton Turgovia ha tolto il divieto di portare il velo islamico nelle scuole decretato nel 2011, a causa di una mancanza di base legale e perchè la misura non rispettava il principio della proporzionalità.


Con questa decisione, la giustizia turgoviese ha dimostrato che la legge non è uguale per tutti: da un lato vi è in atto una vera e propria crociata contro i simboli della religione cristiana, in particolare il crocifisso, sulla cui presenza nelle scuole si espresse il Tribunale federale già negli anni ’90. Dall’altro lato, in nome di una libertà di religione sempre più a senso unico, viene tollerato che in una scuola pubblica delle allieve portino il velo islamico. Purtroppo questo è solo uno dei tanti esempi di tolleranza di simboli intolleranti in nome del politicamente corretto.

Bene fa la scuola di Bürglen a non accettare la decisione del tribunale amministrativo turgoviese e a portare l’affare al Tribunale federale. La decisione della scuola infatti non era campata per aria ma basata sul proprio regolamento scolastico. Nel caso in cui il Tribunale federale dovesse giudicare insufficiente la base legale, ai turgoviesi non resterà che proporre una modifica della legge o della Costituzione volta a codificare il divieto del velo islamico e di qualsiasi copricapo che dissimuli il volto in pubblico, sull’esempio di quanto chiede l’iniziativa popolare lanciata da Giorgio Ghiringhelli e sostenuta da ben 11’600 cittadini ticinesi. Perché fino a prova contraria, le radici della Svizzera non sono islamiche.

Luca Paltenghi
Assistente parlamentare
UDC Ticino

Relatore

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  • fino a prova contraria il velo non dissimula il volto, bensì copre solo i capelli.
    Vogliono percaso appendere un velo in mezzo all'aula al posto del crocifisso?
    Chi dice che il velo é un simbolo religioso comunque?

    Capelli che sono un segno distintivo di bellezza e fascino femminile. Vogliamo le classi miste ma vietiamo alle ragazze di proteggere la loro bellezza dagli occhi indiscreti di giovani maschi nel pieno del loro sviluppo ormonale? Curiosi dell'altro sesso e molti addirittura dipendenti di siti pornografici?

    • "Capelli che sono un segno distintivo di bellezza e fascino femminile. Vogliamo le classi miste ma vietiamo alle ragazze di proteggere la loro bellezza dagli occhi indiscreti di giovani maschi nel pieno del loro sviluppo ormonale? Curiosi dell'altro sesso e molti addirittura dipendenti di siti pornografici?"
      Spero non sia serio, e che non rappresenti i mussulmani ticinesi, perché altrimenti siamo a posto e dobbiamo dar ragione alla destra.

      • dai ragione a chi vuoi tu, Se non sei in grado di usare il cervello nell'esprimere dei concetti ma speri che con un po' di sarcasmo i tuoi commenti abbiano un tono intelligente, non importa a chi dai ragione, perché tanto sei utile solo come scheda elettorale

        • Senti un po, se non sei in grado di resistere alla tentazione di una ragazza senza velo, il problema non è la ragazza: dovresti pensare ad acquistare un BURQA DA METTERTI SUGLI OCCHI, cosi ti proteggi dalla tua incapacita di relazionarti in modo normale col sesso femminile!!!!

  • La mia sarà anche una proposta obsoléta,
    però se si (re)introducesse l’obbligo dell’uniforme scolastica la disputa sul
    velo islamico potrebbe venir appianata così come le divergenze sugli
    abbigliamenti poco conformi in ambiente scolastico.

    • Penso di si in parte. Comunque mi sembra che nel Regno Unito (dove vige ancora l'uniforme scolastica), chi vuole può comunque portare il velo o la kippah in testa.

  • Fino a prova contraria, qui siamo in Ticino, Svizzera e non abbiamo mai avuto problemi di questo tipo. Gli esotici sessofobici, misogini e maschilisti imparino a gestirsi i propri pruriti, invece di proiettarli su altri.

  • ... ma perché ognuno non può vestirsi come gli pare? Posso capire l'obbligo di mostrare il proprio volto quando si è al cospetto di altri in un luogo di utilizzo pubblico (non fosse altro che per motivi di sicurezza), ma per il resto ....

  • Il blogger MUSULMANI TICINO é un mitomane, un troll, un invasato o uno che ha ricevuto un'investitura ufficiale da parte dei musulmani abitanti in Ticino, per rappresentarli su ticinolive?
    Con la scelta di questo nick, credo l'abbia fatta decisamente fuori dal vaso; indipendentemente da chi é e da chi vuole (vorrebbe) rappresentare

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