Sembra che Filippo Lombardi, eletto lunedì alla presidenza del Consiglio degli Stati, debba già accantonare un progetto a lui tanto caro, quello di avere un Consiglio federale a nove membri, per un miglior equilibrio regionale e la possibilità per il Ticino di avere un rappresentante nel governo federale.
In un’intervista apparsa ieri sul portale del quotidiano romando Le Matin, Filippo Lombardi, conferma di considerare un tema importante l’aumento del numero dei Consiglieri federali a 9, dagli attuali sette.
Questo per migliorare l’efficacia del governo e al contempo assicurare una rappresentanza più regolare per le minoranze linguistiche.
Proprio dal Consiglio degli Stati, martedì arriva l’affossamento delle speranze del Consigliere agli Stati ticinese.
Sull’esempio del Nazionale, con 25 voti contro 13 il Consiglio degli Stati ha infatti deciso di archiviare il progetto di riforma del governo che risale al 2003 e che prevede nove Consiglieri federali, invece degli attuali sette, e la carica di presidente della Confederazione della durata di due anni (attualmente è di un anno).
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