Nell’ambito della strategia di cessione di attivi non strategici, lo scorso anno il gruppo assicurativo italiano Generali aveva annunciato l’intenzione di mettere in vendita la BSI, istituto tradizionalmente legato alla piazza finanziaria di Lugano.
Tra i possibili acquirenti di BSI, “la Banca svizzera con passione”, la stampa ipotizzava la Royal Bank of Canada, la Julius Bär, l’Union Bancaire Privée, Apax, un investitore asiatico e per le attività nel Nord America la Berkshire Hathaway, Ace Group e i colossi delle riassicurazioni Swiss Re, Munich Re e Hannover Re.
Ora giungono notizie più precise : per il momento sarebbero tre i potenziali acquirenti e fra di essi non vi è nessuna banca svizzera. Si tratta del gruppo brasiliano Safra (che già controlla la banca privata ginevrina Sarasin), della banca cinese ICBC e di un consorzio europeo formato da due istituti, dei quali non si conosce il nome.
Le offerte (due superiori ai 2 miliardi di euro) sono state confermate settimana scorsa dall’amministratore delegato di Generali, Mario Greco.
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