In una conferenza stampa, il presidente dell’Europarlamento, il tedesco Martin Schulz, ha criticato le direttive imposte dai vertici di Bruxelles ai paesi dell’Unione europea, definendole “tecnocratiche e iperliberiste, frutti avvelenati che mettono a rischio il futuro dello spazio comunitario.”
Schulz ha dichiarato che non è più possibile respingere in maniera assoluta chi è critico nei confronti del sistema UE tacciandolo semplicemente di euroscettico.
“L’Unione europea non se la passa bene, dobbiamo fare di meglio – ha dichiarato puntando il dito contro gli sviluppi economici che hanno causato più ingiustizia sociale e un deficit di democrazia, causato dall’opaca capacità decisionale dei vertici dell’UE.
“E questo perché – ha proseguito – le istituzioni dell’Unione si riuniscono a porte chiuse. Tutto quello che accade a porte chiuse è anonimo e lascia ampio spazio alle interpretazioni.”
Ha suggerito che l’UE dovrebbe concentrarsi su ciò che i singoli Stati non possono fare da soli e, al tempo stesso, essere più disposta a delegare la soluzione di alcuni problemi a livello locale : “Dovremmo essere abbastanza pronti a delegare alcune questioni più piccole agli Stati membri.”
(Fonte: Rinascita.eu)
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