I salari esorbitanti di taluni dirigenti d’azienda esasperano la popolazione. A giusto titolo. Ma non dimentichiamo che gli approfittatori sono largamente in minoranza.
Molti manager, la maggior parte, a cui si deve il successo dell’economia svizzera non meritano di essere puniti per gli altri.
Così si esprime Esther Coquoz nel blog “Signatures” del portale della radio televisione della Svizzera romanda.
E prosegue : “L’iniziativa Minder va troppo lontano, indifferente a due vantaggi specifici delle aziende in Svizzera : il regime liberale e la burocrazia moderata.
Obbligando gli azionisti delle società quotate in Borsa a rieleggere il Consiglio di amministrazione ogni anno, l’iniziativa Minder rischia di destabilizzare le aziende e favorire le decisioni basate sul corto termine.
Il Consiglio di amministrazione non avrà più margine di manovra quando dovrà sostituire il direttore generale. In un contesto di guerra economica, lo si immagina male a riunire d’urgenza un’assemblea generale per assicurarsi che il salario proposto a un candidato sarà accettato.
Il contro-progetto che entrerebbe in vigore in caso di rifiuto dell’iniziativa risponde all’indignazione degli svizzeri in maniera più efficace.
Esso permette agli azionisti di pronunciarsi annualmente sul regolamento di remunerazione. I proprietari possono dunque evitare i bonus esagerati o proibire le gratifiche ingiustificate. Il contro-progetto permette agli azionisti di esigere la restituzione, a posteriori, dei salari giudicati eccessivi.
Andare oltre significa rischiare di veder diminuire l’arrivo in Svizzera di aziende straniere.”
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