L’Unione europea e il Fondo monetario internazionale, creditori della Grecia, hanno emesso giovedì un rapporto in cui viene evidenziato il ritardo nell’attuazione della riforma fiscale nel paese.
Il rapporto sottolinea come le riforme dell’amministrazione fiscale greca avanzino in maniera saltuaria e disorganizzata.
“L’apparente rischio è che le riforme fiscali proseguiranno in maniera lenta, il che favorisce l’intervento politico e la corruzione – si legge – Senza riforme immediate non sarà possibile raggiungere l’obiettivo delle entrate fiscali fissato per il 2013.”
Nel 2012 le entrate fiscali del paese hanno raggiunto il miliardo di euro, contro un obiettivo fissato a 2 miliardi.
In totale i debiti della Grecia si elevano a 55 miliardi di euro ma le autorità hanno poche speranze di incassare dai debitori, in quanto molti contribuenti sono società andate in fallimento a causa della crisi.
La pubblicazione del rapporto interviene quattro giorni dopo l’arrivo ad Atene degli esperti di BCE, UE e FMI per effettuare il controllo dei conti, che viene fatto regolarmente allo scopo di proseguire o meno il versamento alla Grecia degli aiuti internazionali.
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