Lo scorso dicembre sono state depositate le firme per l’iniziativa popolare comunale denominata “Per abitazioni accessibili a tutti”, che propone la creazione di alloggi pubblici (di proprietà della città di Lugano) a pigione moderata. Pur rendendomi conto che sarebbe l’ennesimo intervento statale nell’economia privata, se moderato e con un limite d’investimento ragionevole, posso anche essere d’accordo.
La mia perplessità è un’altra: quale criterio per l’assegnazione verrà utilizzato? Anche le casse pensioni offrono degli appartamenti con pigione moderata, ma vengono affittati indiscriminatamente non dando priorità agli Svizzeri o agli stranieri residenti a Lugano di lunga data.
Spero non si voglia copiare il modello italiano, dove le case popolari (con pigioni accessibili anche ai ceti meno abbienti) vengono puntualmente affittate a stranieri, mentre altrettanti italiani bisognosi rimangono senza la possibilità di usufruire di queste buone opportunità.
Se fossi eletto in Consiglio Comunale, presenterei un controprogetto che preveda un filtro di distribuzione con priorità a Svizzeri o a domiciliati da almeno vent’anni a Lugano, in mancanza di questi candidati si potrebbe tranquillamente affittare a tutta la popolazione rimanente.
Nicholas Marioli
Candidato in Consiglio Comunale a Lugano per la Lega dei Ticinesi
Candidato no. 17, lista no. 5
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