Ma il Consiglio di Stato è il figlio della serva? Il PLR mostra i denti

Duro attacco al supercandidato Borradori

Accusato di approfittarsi della sua carica di Governo a fini elettorali

(commento) La posta in palio NON è solo un seggio sulle rive del placido Ceresio, ma molto di più, la supremazia politica nel Cantone per i prossimi anni


Il PLR cantonale ritiene che l’atteggiamento assunto in queste ultime settimane dall’onorevole Marco Borradori sia stato decisamente inopportuno. Il rispetto delle Istituzioni sarebbe dovuto prevalere sui tatticismi politici e sulla campagna elettorale, in particolare da parte di chi riveste una nelle massime cariche dello Stato.

Sono ormai troppi gli episodi inopportuni che hanno caratterizzato la campagna elettorale per il rinnovo dei poteri comunali, in particolare a Lugano. Il Partito liberale radicale ha sempre mantenuto un atteggiamento rispettoso delle istituzioni e dei ruoli attribuiti dai cittadini. Purtroppo non tutti hanno agito allo stesso modo.

In particolare l’onorevole Marco Borradori ha sfruttato fino all’ultimo la sua carica di consigliere di Stato per condurre una campagna elettorale personale. Negli ultimi mesi ha sistematicamente concentrato il suo agire sulla promozione della propria immagine, utilizzando ogni spazio concessogli dai mezzi d’informazione quale membro del Governo. Nelle ultime battute della campagna (e forse già prima, seppure in maniera meno palese) egli ha ritenuto anche di far “scendere in campo” collaboratori del “suo” Dipartimento su temi che con la politica cantonale non hanno nulla a che vedere a scopi personali ed elettorali. A mo’ di esempio, ricordiamo la lettera aperta, di pura polemica, all’avvocato Paolo Bernasconi o la questione legata alla mancanza dell’indicazione della sua lista sui manifesti elettorali, dove è stata una collaboratrice a spiegare il tutto in un’intervista televisiva.

Il PLR ritiene che le risorse messe a disposizione dei direttori di Dipartimento per il loro staff non possano e non debbano essere utilizzate per scopi estranei all’attività legata dell’Esecutivo stesso. Questo nel rispetto delle Istituzioni e dei cittadini. Ancora domenica si è assistito all’ultima sceneggiata sulla successione in seno al Governo cantonale, che “nella corsa alle cadreghe” da parte degli esponenti leghisti sembra rivestire solo il ruolo di poltrona di consolazione (quasi fosse il figlio della serva!).

Il PLR si attende che adesso si faccia chiarezza sulla successione in Governo e che l’on. Borradori presenti irrevocabilmente le sue dimissioni. In questo momento difficile, soprattutto dal punto di vista economico, è importante che l’esecutivo cantonale possa agire a ranghi completi, i molti mesi persi per meri tatticismi elettorali, con un consigliere “a mezzo servizio”, non hanno certamente giovato al Cantone!

Partito liberale-radicale ticinese


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Relatore

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