Area Liberale ha a mio avviso messo in campo a Lugano una eccellente squadra, composta da persone professionalmente attive in campo economico, industriale, finanziario commerciale e sociale. La campagna elettorale, volutamente improntata sulla parsimonia e sull’innovazione, ha cercato il contatto con il cittadino. Con le candidature al Municipio non possiamo certo recriminare di non avere avuto visibilità sui media.
Sarebbe troppo facile attribuire il risultato, assolutamente insoddisfacente per non dire disastroso, al duello Giudici-Borradori rispettivamente PLR-Lega per due motivi. Primo: questo scenario appare valido per il Municipio, ma non spiega il risultato del Consiglio Comunale. Ancora più importante considerare che, come Area Liberale, ci eravamo prefissi di motivare cittadini che non si recano alle urne a votare per le nostre idee, ritenendo che queste potessero trovare terreno fertile proprio nella “maggioranza silenziosa”.
Come presidente distrettuale mi assumo grande parte della colpa e, vista l’importanza della città di Lugano per un movimento come AL, ritengo che una riflessione su un cambiamento sia più che opportuna.
Un’ultima considerazione : nell’attuale contesto, considerati i problemi importanti con i quali sono confrontati il mondo imprenditoriale e la piazza finanziaria, il nostro risultato, considerato anche il calo di consensi registrato dall’UDC, comunque stupisce e suscita a mio avviso non pochi interrogativi.
Guido Robotti, presidente distrettuale di AL
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Credo che l'attuale sistema di rappresentanza politica meriti un approfondimento. Voglio sperare che AL partecipi fattivamente all'evento "Quale democrazia?" in corso di organizzazione da parte del Rondò Club. Potrebbe essere l'occasione per rispondere a molti degli interrogativi sollevati dal presidente distrettuale di AL.